Il ministro della Salute si è recata all’Ospedale dei Bambini, all’Ismett e al Pronto soccorso di Corleone.
Le visite a sorpresa negli ospedali italiani del ministro della Salute, Giulia Grillo, hanno toccato Palermo e provincia. Tre tappe in mezza giornata: l’Ospedale dei Bambini e l’Ismett di Palermo, il Pronto soccorso di Corleone. «Lo Stato c’è e non si dimentica di controllare e di farsi portavoce dei problemi anche di questi territori», ha detto il titolare del dicastero.
La giornata è iniziata a Palermo all’Ospedale dei Bambini, dove, al momento della visita, c’era un tasso di sovraffollamento del Pronto soccorso del 191%, con più di 40 pazienti in attesa. Il management della struttura ha fatto visitare solo alcuni dei reparti, come la Chirurgia pediatrica e la Rianimazione, che sono stati rinnovati di recente. Cosa che ha causato le polemiche di alcuni sanitari: «Qui il 55% dei locali dell’ospedale è chiuso. Ci sono aree impraticabili da tre o quattro anni. In tanti reparti il personale è insufficiente, il Pronto soccorso è spesso sovraffollato, non ci sono posti e i piccoli pazienti sono a volte sistemati nei cubi di plastica».
Quindi la tappa all’Ismett. Nel corso del breve incontro con la stampa il ministro ha ricordato che il Governo ha istituito un fondo da 350 milioni e che le Regioni hanno due mesi per redigere il piano delle liste di attesa delle visite specialistiche. Inoltre sta per nascere un osservatorio «che avrà la funzione di verificare quello che tutte le Regioni stanno facendo per garantire ai cittadini tempi che siano compatibili con la diagnosi e la cura, perché quelli non compatibili compromettono l’erogazione dei Lea». Per quel che riguarda la composizione dell’osservatorio stesso, «lo stiamo studiando in questi giorni», ha aggiunto.
In tema di regionalismo differenziato e possibili divari nel Sistema sanitario delle Regioni, il ministro ha ribadito: «La mia intenzione è di aiutare le Regioni più in difficoltà a sfruttare le opportunità che si pongono. Ad esempio quelle dell’edilizia sanitaria e dei programmi di ricerca. Ci sono diversi investimenti che le nostre Regioni hanno difficoltà a cogliere. Abbiamo avviato un protocollo con Invitalia per aiutarle nella presentazione dei progetti per non perdere le linee di finanziamento».
Quindi il trasferimento a Corleone per la vera visita a sorpresa della giornata. Un modo per rendere omaggio ai medici e ai sanitari che lavorano in zone disagiate. Grillo ha voluto infatti ricordare Giuseppe Liotta, pediatra quarantenne che lo scorso novembre ha perso la vita a causa del maltempo lungo la strada per Corleone, mentre si stava recando a lavoro. Il ministro ha visitato il Pronto soccorso e i reparti di Ostetricia, Ginecologia e Medicina.
«Ho trovato una situazione molto ben gestita e curata – ha detto –. Abbiamo il solito problema della carenza di personale nell’area dell’emergenza, una criticità che mi sono impegnata a risolvere in prima persona, e quella dei punti nascita, che si trovano in territori disagiati, magari con un numero di parti inferiore a quello previsto per legge, ma che continuano a svolgere un ruolo importante». Il ministro ha infine confermato: «Questa visita è anche un tributo verso quei medici che scelgono di lavorare in posti disagiati».
Così, infine, i parlamentari nazionali del M5S di Palermo, Giorgio Trizzino, Aldo Penna, Roberta Alaimo e Valentina D’Orso, che hanno accompagnato Giulia Grillo: «I nostri ospedali hanno bisogno di nuove risorse per recuperare posizioni negli indicatori di qualità rispetto alla media nazionale, e su questo le istituzioni possono intervenire». Sulla giornata è intervenuto pure il Nursind Sicilia, sindacato degli infermieri, che ha ribadito la necessità di potenziare gli organici e garantire la sicurezza del personale sanitario.
Redazione Nurse Times
Fonte: Giornale di Sicilia
Guarda il video pubblicato su Facebook dal ministro Grillo.
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