A nulla è valso il tentativo della difesa di invocare la seminfermità mentale.

Emil Cristian Corneanu, infermiere 42enne di origine romena, in servizio nel reparto di Neurochirurgia dell’Azienda ospedaliera di Padova tra il 2016 e il 2017, è stato condannato a 12 anni e 20 giorni di carcere per violenza sessuale e peculato. Secondo la sentenza in rito abbreviato, l’uomo sedò e violentò ben sette pazienti, tra cui una minorenne. Inoltre rubò farmaci e sostanze stupefacenti dall’ospedale. Nei confronti dell’infermiere anche la sanzione accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici e il pagamento immediato di 3.882 euro.
È risultato inutile, dunque, il tentativo degli avvocati di ricorrere alla seminfermità mentale dell’assistito. In aula l’infermiere si è detto pentito e, piangendo, ha spiegato di aver avuto un’infanzia traumatica. Il giudice ha però rigettato la tesi della difesa, basandosi sulla perizia psicologica svolta dagli esperti e sull’enorme mole di immagini pornografiche e pedopornografiche sequestrate sul computer dell’imputato: quasi 1 milione di foto e video, tra cui quelle riguardanti i pazienti sedati.
Fonte: www.vvox.it
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