Trovate feci di roditore durante i lavori all’impianto elettrico e di areazione. Non è la prima volta.
Durante i lavori di rifacimento dell’impianto elettrico e di areazione sono state trovate feci di topo nel controsoffitto della Clinica ostetrica di Padova. L’allarme si è diffuso ieri, destando la preoccupazione di medici e infermieri. Bocche cucite dalla direzione dell’Azienda ospedaliera, ma non è la prima volta che si presenta una situazione del genere. Due anni fa, a pochi metri di distanza, un topo era piovuto dal soffitto della Terapia intensiva pediatrica, al secondo piano della palazzina di Pediatria.
Per sanificare l’ambiente da polveri e sporcizia è stata chiamata un’impresa di pulizie, una squadra di operatrici ha lavorato sin dalle prime ore del mattino. Le tracce organiche dei roditori sono state individuate dagli elettricisti che hanno aperto i pannelli isolanti del controsoffitto dopo diversi anni. In via preventiva, il Day Hospital (aperto solo per le urgenze in agosto), l’ambulatorio gravidanze a rischio e quello dedicato alla procreazione medicalmente assistita sono rimasti chiusi. Sospesa, dunque, tutta l’attività chirurgica per consentire lo svolgimento dei lavori e la pulizia. A pieno regime, invece, l’ambulatorio ecografie. Le pazienti che dovevano sottoporsi all’esame sono state fatte attendere al piano inferiore della Clinica per evitare l’inalazione di polveri potenzialmente nocive.
Da tempo il reparto attendeva la realizzazione dei lavori per il rinnovo dell’impianto elettrico e di areazione, ma anche questa volta le strutture vetuste hanno creato problemi. Ora, probabilmente, si procederà all’analisi delle polveri del cantiere, per capire l’esatta natura dei campioni prelevati. Il ratto non di rado colonizza gli edifici in mezzo al verde, in particolar modo le parti alte come soffitte e tetti, da cui entra attraverso porte lasciate aperte, camini e addirittura dalle fessure create per i cavi di alimentazione, causando pericolosi cortocircuiti. La presenza di feci di roditori deve destare preoccupazione perché topi e ratti sono vettori di agenti patogeni con i quali possono contaminare oggetti e alimenti, trasmettendo malattie pericolose come salmonellosi, tifo, peste, colera e leptospirosi. Per questo bisogna intervenire subito, eliminando gli escrementi individuati e igienizzando le superfici.
Nell’agosto del 2017 un topo lungo dieci centimetri era stato catturato nel magazzino della Pediatria. Al tempo la direzione generale dell’Azienda ospedaliera aveva predisposto un piano di emergenza, con chiusura dell’intero reparto di Terapia intensiva pediatrica e trasferimento dell’attività. In questo caso, invece, non è dato sapere a quando risalgano le tracce organiche. Nei prossimi giorni un’analisi più accurata dei detriti del cantiere probabilmente riuscirà a fare chiarezza.
Redazione Nurse Times
Fonte: Il Gazzettino
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