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Ospedale di Lipari nel caos, servono infermieri: avviata interrogazione regionale

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Ospedale di Lipari nel caos: servono infermieri
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La struttura è a serio rischio chiusura. Necessario un potenziamento dell’organico.

Il Consiglio comunale di Lipari ha approvato all’unanimità un ordine del giorno inviato al Governo nazionale per salvare l’ospedale dell’isola eolica, la cui chiusura sarebbe prevista nella rimodulazione della rete ospedaliera della Regione Sicilia.

“A questo punto, visto che nelle isole minori i maestri, così come i medici, non vogliono andare, mentre il tribunale è stato tagliato (il Governo ha stabilito la chiusura delle sezioni staccate di Lipari e dell’Isola d’Elba, prorogando fino al 2021 il presidio di Ischia), dopo l’estate chiudiamo le Eolie e ci trasferiamo in massa a Milazzo”, ha dichiarato il consigliere Gesuele Fonti.

Sui problemi della struttura erano già intervenuti, qualche giorno fa, anche i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, attraverso un’interrogazione rivolta al presidente della Regione, Nello Musumeci, e all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. Nella premessa si ricorda come il presidio ospedaliero di Lipari attraversi un periodo di estrema criticità in ordine al personale, principalmente infermieristico, tale da non consentire il regolare svolgimento dei servizi in favore dei cittadini.

Il personale infermieristico effettua una media di 25 reperibilità mensili, ben più di quanto stabilito dalla normativa di settore. In virtù del comma 10 dell’art. 7 del Csnl del comparto sanità, infatti, non possono essere previste per ciascun dipendente più di sei turni di pronta disponibilità al mese. Inoltre il D.lgs 66/03 e la conseguente L. 161/2014 stabiliscono che la durata media dell’orario di lavoro non può superare, per ogni periodo di sette giorni, le 48 ore, comprese le ore di lavoro straordinario, e che il ricorso a quest’ultimo deve essere comunque contenuto.

A Lipari il personale che presta servizio mattutino è spesso chiamato nel pomeriggio per rientrare al lavoro, senza alcuna disposizione di servizio e senza pagamento di straordinario, accumulando così un surplus orario. Il personale chiamato in reperibilità durante le ore notturne, poi, si è spesso ritrovato a svolgere anche il servizio mattutino programmato, con punte di 15 ore lavorate ininterrotte. In pratica, le giornate di riposo risulterebbero mediamente due al mese e, a volte, soltanto una.

Stando così le cose, appare evidente come il numero di infermieri risulti essere insufficiente a fronte dei carichi di lavoro. Una criticità, questa, che mette in serio pericolo la sicurezza del paziente e l’incolumità degli stessi operatori sanitari, sia sotto il profilo degli infortuni che dei contenziosi medico-legali, conseguenza di eventi avversi prevenibili.

Di qui l’invito rivolto dai consiglieri regionali del M5S a potenziare e rimodulare la distribuzione delle unità infermieristiche dell’ospedale di Lipari, affinché si possano ristabilire le condizioni di sicurezza per gli utenti, oltre che di dignità professionale e rispetto della vita privata per i lavoratori.

Redazione Nurse Times

 

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