Quota di iscrizione invariata, un indirizzo di posta elettronica certificata gratuita a tutti gli iscritti, più dialogo e comunicazione con gli infermieri
E poi una consulta per i giovani professionisti, un albo del collaboratori, gruppi di discussione professionale e Osservatori organizzati su svariate tematiche.
Sono questi i punti chiave del bilancio di previsione 2019 dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Torino, approvato ieri pomeriggio nell’assemblea che si è svolta presso la sede di via Stellone 5. Un incontro che ha visto la partecipazione di un buon numero di iscritti con la votazione unanime di un documento finanziario che guarda la futuro e punta alla realizzazione di svariati progetti.
A partire dalla comunicazione digitale, con la rivisitazione del sito istituzionale, l’ingressi di Opi nel mondo dei social e la realizzazione di una app per smartphone che offrirà un servizio di messaggistica agli iscritti.
La necessità di aumentare il dialogo tra colleghi porterà alla realizzazione di una Consulta “Opi giovani”, per coinvolgere gli infermieri under 30enni nella vita politica della professione e programmare con loro incontri trimestrali su temi specifici.
Tra gli obiettivi principali dell’Ordine c’è quello dello sviluppo e formazione professionale:
«C’è la necessità – spiega il presidente Massimiliano Sciretti – di strutturare gruppi di discussione professionale. Ad esempio, istituire una Commissione tecnica permanente sull’infermieristica pediatrica con l’obiettivo di promuovere un nuoco concetto di salute in età evolutiva e conoscere a livello regionale gli ambiti occupazionali».
Tanti i servizi a disposizione dei professionisti del mondo della sanità – come la consulenza legale o uno sportello di ascolto sul disagio lavorativo – anche per chi esercita la libera professione. In fase di realizzazione anche tre Osservatori su tematiche sempre più frequenti: si parlerà di aggressioni, di demansionamento, di esercizio abusivo della professione infermieristica.
Altrettanto ricco il piano formativo, che spazia dal settore etico deontologico con i profili di responsabilità professionale a quello della ricerca e clinico assistenziale.
Conti alla mano, quello di Opi Torino è un bilancio sano, con un fondo cassa del consuntivo 2018 che ammonta a 1,2 milioni di euro. Un “tesoretto” che potrebbe essere utile per l’acquisto di una propria sede, in una zona strategica e comoda ai servizi, con spazi adeguati anche per le attività di formazione per le professioni infermieristiche.
Redazione Nursetimes
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