Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a cura dell’Ordine partenopeo.
L’Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli tiene a precisare che il professionista infermiere che opera a bordo dei mezzi di soccorso del 118 è una figura indispensabile per il lavoro in team (medico o altri professionisti del soccorso), agendo con autonomia professionale, come previsto dalle normative in vigore, nonché definito dal DPR 27 marzo 1992 “Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni per la determinazione dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza pubblicato sulla G.U. n. 76 del 31/3/92 – Serie Generale”.
Tutti i servizi di emergenza territoriale hanno come obiettivo principale quello di stabilizzare il paziente per assicurarne il trasporto in sicurezza in ambiente protetto e dove si possa correttamente effettuare l’attività di diagnosi, che è e rimane prerogativa del medico. Un servizio di emergenza sicuramente non si fa senza medici. Bisogna però stabilire dove questi devono stare e con quali competenze (andare oltre le etichette). Questo non è stato fatto, almeno non in maniera seria e organica, fino ad ora.
In un momento epocale come quello che si sta attraversando è indispensabile dare sicurezza a tutta la popolazione e non generare paure, ma bisogna rassicurare i cittadini tutti che l’infermiere presente sui mezzi di soccorso del 118 è garante della salute e della presa in carico nei bisogni assistenziali in emergenza urgenza, oltreché ritenendo offensivo trasformare i professionisti infermieri in meri “trasportatori”. Ci auguriamo che, oltre a risolvere la criticità della singola professione, si trovi un dialogo tra esse, riportando al centro il cittadino, che è, attenzione a non dimenticarlo, il fruitore dei servizi che andiamo a erogare.
Redazione Nurse Times
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