Chiesti chiarimenti al ministero della Salute sulla possibile carenza di personale derivante dalle sospensioni dei non vaccinati.
Sono circa 36mila in tutta Italia gli operatori sanitari non ancora vaccinati contro il coronavirus, con picchi in Friuli Venezia Giulia (9%), Emilia Romagna (7%), Puglia (6%) e Sicilia (4%). E proprio dalle Regioni arriva un allarme in merito all’applicazione della legge che prevede l’obbligo vaccinale per questi lavoratori e la conseguente sospensione dal servizio in caso di rifiuto.
“Sono inevitabili le difficoltà nel garantire l’erogazione delle prestazioni essenziali a causa dell’impossibilità di sostituire il personale sottoposto a provvedimenti di sospensione”, denunciano le Regioni. La questione sarà affrontata oggi nella Conferenza dei presidenti.
Intanto gli assessori regionali alla Sanità chiedono al ministero di adottare linee guida sulle misure qualora “si dovesse determinare una situazione di carenza di personale tale da pregiudicare la regolare erogazione delle prestazioni sanitarie e assistenziali, a partire dalle prestazioni essenziali per l’effettuazione di interventi e di terapie salvavita”.
Redazione Nurse Times
- Asl Torino 4, Nursind denuncia: “Gli infermieri delle cure domiciliari devono curare la manutenzione delle auto aziendali”
- Asp Trapani, salgono a 19 gli indagati per lo scandalo dei referti istologici in ritardo
- Prestazioni mediche private non dichiarate: arrestato primario dell’ospedale di Piacenza
- Nursing Up: “Infermieri italiani sempre più vecchi. E malati”
- “Infermieri oggi e domani”: online il sito sulla storia italiana attraverso gli occhi e il vissuto dei professionisti sanitari
Lascia un commento