Già online la prima puntata. Le altre cinque saranno pubblicate ogni giovedì è daranno risalto al lato umano della professione infermieristica.
Sono gli infermieri i protagonisti assoluti della web serie targata Nursing Up dal titolo #infermierincorsia, che è anche un hashtag rilanciato sui canali social del sindacato (YouTube, Facebook e Instagram). Da ieri è online la prima puntata, che ha come protagonista un’infermiera domiciliare, Stefania Mariotto di Padova: sarà il primo episodio di sei che verranno pubblicati ogni giovedì fino alla fine di agosto con cadenza settimanale. Lo comunica una nota stampa Nursing Up, che spiega il perché di questo progetto teso a valorizzare e far conoscere la figura del professionista sanitario così com’è attualmente.
Si tratta della prima web serie italiana con protagonisti dei veri infermieri, che descrivono la loro vita quotidiana e professionale tra mille difficoltà dovute al contesto, ma sempre con grande umanità e un’estrema attenzione al paziente. Li sentiremo parlare delle vicissitudini di un lavoro unico e raro, quello della cura dei malati, e non solo. Un lavoro costellato da pratiche amministrative, adempimenti formali, enormi responsabilità: tutte realtà che rimangono invisibili agli occhi dell’utenza e che rubano tempo prezioso.
Spesso ci avviciniamo al mondo infermieristico solo quando abbiamo a che fare con un problema di salute e l’impatto non risulta semplice. Ma ecco che il rapporto con la struttura sanitaria viene facilitato dall’infermiere, che gestisce la presa in carico sin dal primo, delicato momento dell’accoglienza. Per accompagnare i pazienti senza mai abbandonarli, per spiegare loro cosa succede o anche solo per una parola di conforto quando serve, sempre applicando i principi della massima professionalità e attenzione, nonostante la situazione spesso carente del Servizio sanitario nazionale.
La web serie #infermierincorsia si dipana in sei episodi ed è incentrata su altrettanti professionisti della salute con diversi profili di appartenenza, da cui emerge sia il lato umano di questa professione, sia la competenza degli operatori. L’idea è quella di regalare agli utenti sei “storie di umanità”, da rilasciare una volta la settimana durante i mesi estivi.
I protagonisti hanno risposto alle seguenti domande:
1) Quando hai deciso di diventare infermiere?
2) Cosa ti rimane del tuo lavoro a fine giornata?
3) È impegnativo fare l’infermiere?
4) Quanto hai dovuto studiare per diventare infermiere?
5) Quanto conta l’aspetto umano nella tua professione?
6) Qual è stata la tua più grande soddisfazione?
7) Cosa dovrebbe cambiare secondo te per gli infermieri?
Dal punto di vista dei realizzatori si è cercato di far venire fuori un’immagine moderna degli infermieri, attraverso uno storytelling coinvolgente ed emozionale. Nel girato lo spettatore vedrà le domande in grafica e, subito dopo, l’inquadratura a mezzo busto dell’intervistato che risponde. Le riprese sono state effettuate indoor nella sede nazionale di Nursing Up, in un unico giorno nel mese di marzo. Per la disponibilità e l’entusiasmo dimostrati il sindacato è grato ai sei attivisti che hanno aderito all’iniziativa.
Le puntate, come detto, ci raccontano della padovana Stefania Mariotto e dell’importanza dell’infermiere domiciliare; ma anche di Rosanna Di Maro di Napoli e della sua forza di lavorare nel reparto di Oncologia; di Mauro D’Ambrosio di Milano, che grazie alla sua preparazione e al suo intuito ha salvato la vita di una ragazza operata d’urgenza al Pronto soccorso; di Stefano Cecchetti di Perugia, il cui nome fu dato per riconoscenza al figlio di un paziente deceduto; di Antonio De Fazio di Ancona e della sua capacità di portare il buonumore al mattino a tutti i ricoverati di Cardiologia; infine di Rosanna Iannuccelli di Roma e della sua grande sensibilità verso i più deboli.
Proprio dalla cifra umana degli infermieri nasce l’idea di #infermierincorsia , che vede la regia di Carolina Ielardi, talentuosa film-maker romana. Nella web serie si punta lo sguardo sui diversi percorsi personali che emergono dalle interviste e fanno parte del lavoro di questi “angeli silenziosi”, che non si limitano a essere esperti nel loro campo, ma anche delle donne e degli uomini speciali, perché speciale è il rapporto con il paziente.
Redazione Nurse Times
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