A denunciare il disagio, causato dal picco influenzale, è il sindacato Nursing Up, che segnala anche la presenza di numerosi clochard nelle sale d’attesa.
Gli spazi del pronto soccorso del Fatebenefratelli sovraffollati. Con «l’atrio in cui dovrebbero arrivare le ambulanze stracolmo di parenti e le sale d’attesa piene di senzatetto». La denuncia arriva dal sindacato degli infermieri Nursing Up, che parla di una situazione esplosiva all’interno del reparto di Emergenza. Una situazione che dura almeno dal rientro dalle vacanze natalizie.
«Siamo nel periodo del picco delle presenze – spiega il rappresentante sindacale Mauro D’Ambrosio –: ci sono l’influenza, i malanni stagionali e sempre più giovani che vengono al pronto soccorso dopo qualche giorno di febbre, perché il territorio non offre soluzioni alternative valide immediatamente fruibili». Alle 3 di ieri pomeriggio erano 79 i pazienti in reparto, secondo il cervellone che rileva le presenze. «Considerando che quasi tutti hanno almeno un parente, significa che nel pronto soccorso c’erano almeno 150 persone». Troppi, secondo il personale in servizio, che ha lanciato l’allarme e ha avvisato il direttore sanitario.
«Il tutto è aggravato dalla presenza di diversi clochard stanziali che dormono nella sala d’attesa. I parenti finiscono così per stazionare delle zone di passaggio, spazi per le ambulanze compresi». Una situazione potenzialmente pericolosa, aggiunge una delle infermiere che erano di turno ieri pomeriggio, «perché, se dovesse scattare una maxi emergenza, ora che riusciamo a liberare tutto, ci scappa il morto».
Con il picco dell’influenza, gli accessi al Pronto soccorso e le telefonate ai numeri di emergenza sono raddoppiate. Lo aveva fatto sapere la stessa Regione pochi giorni fa con una nota che annunciava misure straordinarie antiaffollamento messe in campo per fronteggiare l’emergenza. Misure, aveva precisato l’assessore alla Sanità, Giulio Gallera, che per l’Ats della città metropolitana di Milano valgono quasi 1,5 milioni di euro. Nello specifico, il piano del Pirellone prevede «120 ambulanze sempre a disposizione, una media di 15 posti letto in più per i ricoveri da pronto soccorso per ogni ospedale attivati in base alle necessità, ambulatori specifici per i codici minori e personale potenziato».
Redazione Nurse Times
Fonte: Repubblica
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