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Medici 118, Fismu Campania contesta la bozza di accordo regionale

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Tagli ai compensi e medici del 118 chiamati a riempire i vuoti d'organico dei pronto soccorso: Fismu Campania contesta la bozza di accordo regionale
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La Federazione italiana sindacale medici uniti rispedisce al mittente la proposta della Regione e annuncia iniziative di protesta.

Tagli ai compensi e depotenziamento dell’emergenza territoriale, con i medici del 118 chiamati a riempire i vuoti di organico dei pronto soccorso campani. Per la Fismu (Federazione italiana sindacale medici uniti) si tratta di una proposta da rispedire al mittente.

“Rimaniamo basiti nel leggere la bozza dell’accordo regionale proposta dalla Regione Campania ai sindacati – è il duro il commento di Pinetta Vessichelli, vicesegretario regionale di Fismu Campania e responsabile regionale del settore 118 –. Dopo tante promesse, dopo tanta fatica, nel corso di una pandemia che tuttora ci vede in prima fila, come tutti gli altri operatori sanitari, accanto alla popolazione, a soccorrere i cittadini nelle loro case, nelle strade e anche nei pronto soccorso, ecco la beffa. Dopo la definizione di ‘angeli’ e di ‘eroi’, e dopo circa vent’anni di attesa, i medici dell’Emergenza territoriale 118 della Regione Campania si sono visti presentare una bozza di rinnovo penalizzante. Anzi, grottesca”.

Prosegue Vessichelli: “Un documento con proposte irricevibili dal punto di vista organizzativo, normativo ed economico. Si contempla la presenza del medico dell’EST 118 in pronto soccorso, mansione per la quale non è autorizzato e per la quale è prevista intanto la specializzazione. Quindi diversi trattamento e inquadramento economico, e diverse responsabilità medico-legali. Si ipotizza addirittura un utilizzo dei professionisti nel contesto del turno nel mezzo di soccorso, una previsione già considerata ‘illegittima’ in altre regioni poiché aumenterebbe i rischi per medici e pazienti e sarebbe causa di ritardi nei soccorsi extra-ospedalieri. Una norma analoga si approvò a suo tempo anche in Toscana e fu cassata dal Tar di Firenze. Tutto ciò per coprire i problemi di carenza di personale e così risparmiare a danno della qualità del servizio e dei cittadini. Una proposta quindi irricevibile, che sarebbe immediatamente impugnabile”.

E ancora: “Gli aspetti economici appaiono decisamente penalizzanti, in quanto non prevedono alcun aumento del compenso orario, ma lo riducono e inseriscono prestazioni aggiuntive non previste dagli accordi nazionali senza adeguata retribuzione, lasciando invariata la quota retributiva delle reperibilità che superano le quattro mensili. Altre norme sono decisamente discutibili, ma ancora più grave è la stessa composizione di un tavolo di trattative che, purtroppo, vede una scarsissima presenza dei medici dell’EST 118. Appare prevedibile che l’approvazione della bozza sarebbe nefasta per il settore e avrebbe serie conseguenze per la tenuta e il futuro del 118, compresa la ‘fuga’ di questi medici verso occupazioni meno frustranti, faticose, rischiose e più redditizie. E renderebbe non appetibile l’accesso di nuove leve per un servizio che sarebbe così passibile di dismissione”.

Infine l’appello: “Invitiamo con forza il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, a prendere in mano la situazione, avviando un cambio di rotta e sollecitando la modifica della bozza per dare un futuro al 118 in Campania e un servizio di qualità ai cittadini, ora a rischio. Non escludiamo di dover ricorrere a serie iniziative di protesta”.

Redazione Nurse Times

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