Sarà avviato un progetto finalizzato a favorire un invecchiamento sano e attivo della popolazione. L’obiettivo è garantire una vita serena nella propria abitazione il più a lungo possibile.
Grazie ad appositi interventi mirati, garantiti dalla figura dell’infermiere di famiglia e comunità (IFeC), la popolazione anziana della Liguria potrà trascorrere la propria vecchiaia a casa propria, trattando a domicilio molte problematiche croniche. I professionisti agiranno nell’area dell’Alta Val Trebbia, compresa tra il comune di Torriglia e l’entroterra genovese.
In questo territorio il rapporto tra over 65 e under 14 è di 3:1, mentre l’indice di vecchiaia, ovvero il rapporto tra popolazione anziana e giovane, è di 316,2. La media regionale ligure è di 249,8, mentre l’indice nazionale è di 165,3. L’elevata concentrazione di popolazione anziana ha reso la zona ideale all’avvio della fase sperimentale del progetto Community Nurse Supporting Elderly in a Changing Society (Co.N.S.E.N.So.).
I dettagli del percorso, che durerà 36 mesi, sono stati presentati durante il convegno organizzato a Torriglia da Regione Liguria e Alisa – Azienda ligure sanitaria. “Offrire servizi ai cittadini – ha spiegato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Edoardo Rixi –, in particolare quelli anziani. Questo è il primo passo per invertire il trend di spopolamento del nostro entroterra, che purtroppo si è verificato negli ultimi quarant’anni”.
Il buon esito del primo anno di Co.N.S.E.N.So, attivato grazie alla partecipazione della Regione Liguria al programma europeo Spazio Alpino, è un punto di partenza, come spiega ancora Rixi: “Dopo aver ottenuto l’ok dall’Agenzia della coesione territoriale e dai ministeri competenti al programma sulle aree interne Antola Tigullio, attraverso il coinvolgimento dei Comuni e di Anci, potremo attivare altri progetti che possano garantire maggiori e più efficaci servizi alla popolazione residente. Visto il buon riscontro avuto nell’Alta Val Trebbia, abbiamo previsto la figura dell’infermiere di comunità nel piano sociosanitario recentemente approvato, inserendolo in una rete che comprende anche i medici di medicina generale, punto di riferimento imprescindibile”.
La persona resta sotto la responsabilità clinica del proprio medico, ma è previsto l’accompagnamento altamente qualificato dell’infermiere di comunità. “Con questo progetto – ha aggiunto l’assessore – siamo in presenza di una sintesi delle risposte che saremo chiamati a garantire alla nostra popolazione, in una regione complessa e caratterizzata da una forte presenza di persone anziane.
La speranza è che il metodo adottato dalla comunità ligure diventi un modello diffuso per assistere gli abitanti anziani dell’entroterra. Lo strumento, unico e qualificante, sarà quindi prezioso nell’ottica di una sanità sempre più a chilometro zero. Co.N.S.E.N.So fa parte del programma interregionale Spazio Alpino 2014-2020, che vede coinvolte, oltre alla Liguria, quattro territori dell’area alpina (Piemonte, Provenza – Alpi – Costa Azzurra, Carinzia e Slovenia).
Simone Gussoni
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