Lo senti prima che tu possa vederlo. Una melodia proviene dagli sterili corridoi del Valencia’s Henry Mayo Newhall Memorial Hospital.
Ma il suono sembra non sorprendere più nessuno. La maggior parte dei pazienti si è ormai abituata a sentire Jared Axen, Infermiere che utilizza le canzoni per entrare in connessione con i pazienti e lenire le loro pene.
“È un modo incredibile per legare con qualcuno“, racconta Axen, 26 anni, che ha iniziato a lavorare in questo ospedale quasi 5 anni fa.
Un animatore per bambini che si è successivamente laureato in Infermieristica ed ha approfittato dei numerosi corsi di canto frequentati in tenera età.
Il talento di Axen è stato scoperto quasi per caso.
Alcuni pazienti che lo hanno udito canticchiare canzoni d’amore di molti anni fa nei corridoio del reparto hanno richiesto di poter sentire nuovamente quella melodia.
Poco dopo, ha iniziato a trascorrere il tempo dedicando serenate ai propri pazienti. Questa attività diventò parte integrante dei propri turni di lavoro, facendogli acquisire il soprannome di “Infermiere che canta ai malati“.
La maggior parte dei pazienti che hanno potuto trarre beneficio dalle canzoncine di Axen sono stati i pazienti geriatrici ed i malati terminali.
Generalmente gli richiedono canzoni che hanno reso popolari stars quali Frank Sinatra e Nat King Cole. Gli anziani sembrano adorare i successi degli anni ’30 quali “I’ll be seeing you” e “Smile” ma anche diversi “Inni Sacri“.
“Quando i pazienti hanno male, riesco a distrarli con il canto“, racconta Axen. “A volte potrebbero non essere felici del fatto che io canti per loro, ma sembra che i loro livelli di dolore si riducano“.
Spesso ciò evita il bisogno di utilizzare farmaci antidolorifici e stabilizzatori dell’umore “perché i pazienti diventano di buon umore“, spiega Axen.
Sue Walroth, il coordinatore di Axen, concorda sul fatto che i pazienti si ritengano “meglio assistiti quando l’infermiere canta per loro. Axen riesce davvero a trasmettere sentimenti ed emozioni con la sua voce“.
Le labbra di Norma Laskoske tremano mentre Axen la tiene per mano e la “culla” con il successo Jazz “Time after Time“.
L’anziana paziente, oggi 89enne, affetta da polmonite e carcinoma polmonare, con un filo di voce, intona le parole del testo, mentre i suoi occhi si riempiono di lacrime.
“Se venisse a lavorare 24 ore al giorno, sono sicura che starei meglio, forse guarirei subito e potrei tornare a casa. Anche se andando via dall’ospedale non potrei più vedere la sua immagine angelica“, racconta Laskoske.
“Ha una voce magnifica e la cosa più bella è che, quando quell’infermiere ti fissa negli occhi, tu sai che sta cantando per te. Questo mi ha trafitto il cuore.”
Brian Vanculenburg, 66enne, fa eco ai sentimenti della signora Laskoske.
Racconta come l’interpretazione dei successi di una volta come “Pennies from Heaven” lo abbia davvero aiutato a risollevare il proprio spirito.
È stato davvero un onore poter discutere della propria passione per la musica con l’Infermiere che canta ai malati.
“Quello che più mi ha colpito, è stato il fatto che canti dal profondo del cuore” racconta Vanculenburg.
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