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Iniziativa di quattro presidenti Ipasvi mette a rischio il concorso per infermieri della Asl Bari

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Una settimana dopo le prove svolte alla Fiera del Levante di Bari, lettera dei Collegi di Taranto, Brindisi, Lecce e Foggia: “Almeno otto quesiti su dieci della prova pratica destano serie perplessità” scrivono in una nota al governatore della Regione, Michele Emiliano e, tra gli altri, al presidente della Commissione esaminatrice (VEDI)

TARANTO – Il rischio c’è, anche se per il momento si tratta solo di un’ipotesi. Sul concorso per 199 posti da infermiere indetto dalla Asl Bari, ad una settimana dalla conclusione delle prove scritta e pratica, sollevano perplessità quattro collegi Ipasvi della Puglia.

Un fronte comune quello costituito dagli ordini professionali di Taranto (capofila dell’iniziativa con la presidente Benedetta Mattiacci), Foggia (Michele Del Gaudio), Brindisi (Annamaria Vita) e Lecce (Marcello Antonazzo) che sorprende per la tempistica, seppur nella legittimità dell’iniziativa.

I quattro presidenti in una lettera inviata al governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, alla presidente della Federazione nazionale Collegi Ipasvi, Barbara Mangiacavalli, al direttore generale della Asl Bari, Vito Montanaro e, di riflesso, anche al presidente della Commissione giudicatrice del concorso, Girolama De Gennaro, parlano di “contraddittorietà riscontrate nella prova pratica”.

Non una certezza, va detto, ma solo il dubbio che qualche incongruità ci possa essere stata come evidenziato, si legge nella lettera, “dai professionisti infermieri che hanno partecipato al concorso”. Così i quattro hanno deciso di riunire un gruppo di esperti “per valutare le eventuali incongruità”.

I presidenti, però, si spingono oltre anticipando che “risultano almeno otto quesiti su dieci (della prova pratica n.d.r.) che destano serie perplessità”.

Quali siano gli otto quesiti non è specificato nella lettera, mentre netta è la richiesta, rivolta alla Commissione esaminatrice “per il tramite del direttore generale della Asl Bari, dottor Vito Montanaro, che si faccia un’approfondita valutazione delle domande oggetto della prova pratica al fine di dirimere ogni dubbio e, ove necessario, apportare i dovuti correttivi”.

Iniziativa che, come detto, arriva a quasi una settimana di distanza dallo svolgimento della prova scritta e pratica nel padiglione della Fiera del Levante di Bari da parte dei candidati.

Mossa quella dei presidenti dei Collegi di Taranto, Brindisi, Lecce e Foggia, che rischia di rendere nulla la prova di un concorso atteso da anni e che, potrebbe nascondere ben altri obiettivi.

Ma c’è chi ha giocato d’anticipo sulle possibili perplessità del concorso della Asl Bari: è il caso, ad esempio, dei Collegi Ipasvi di Bari e della Bat promotori di iniziative (attraverso i presidenti Saverio Andreula e Michele Ragnatela) che hanno consentito prima dello svolgimento della prova concorsuale, di cambiare il presidente della Commissione esaminatrice (con la nomina di una dirigente delle professioni sanitarie infermieristiche e non mediche, come inizialmente fatto dalla Asl); di allungare da trenta a quaranta minuti il tempo della prova pratica (motivando in maniera dettagliata la necessità di quel prolungamento) e chiedere l’eliminazione di una alcuni quesiti presenti nella banca dati, visto che erano gli stessi proposti per un concorso della Asl di Matera ed erano incongruenti (VEDI).

Ad onor del vero anche il Collegio Ipasvi di Bari ha avviato un’iniziativa (con la costituzione di un gruppo di lavoro) evidenziando, appena due giorni dopo la prova concorsuale, che tre dei dieci quesiti apparivano incongruenti (VEDI).

E sulle prime tre questioni i due Collegi (Bari e Bat) hanno visto accogliere le loro richieste a beneficio di tutti i partecipanti al concorso, senza mettere a repentaglio la validità della prova. Come, invece, rischia di fare l’iniziativa dei quattro presidenti di Taranto, Brindisi, Lecce e Foggia.

Salvatore Petrarolo

Foto: web

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