Come annunciato da Enzo Palladino, segretario nazionale del sindacato Laisa, l’Ordine del capoluogo marchigiano va controcorrente sul tema dei professionisti sospesi senza stipendio e scrive in merito alla Federazione.
“L’Opi di Ancona ha scritto alla Fnopi per chiedere la revoca delle sospensioni per gli infermieri non vaccinati: è la prima volta che un Ordine prende posizione sulla questione”. Ne dà notizia Enzo Palladino (foto), segretario nazionale del sindacato Laisa (Lavoratori indipendenti della salute).
Come noto, molti sono gli operatori sanitari sospesi dall’attività lavorativa senza remunerazione per non essersi vaccinati contro il Covid. Una misura che resterà in vigore fino al 31 dicembre 2022 e che ha colpito lo stesso Palladino, infermiere e volto noto della galassia no vax, il quale ha pure avviato una raccolta fondi a sostegno dei colleghi interessati dal provvedimento.
Proprio nei giorni scorsi ad Ancona e Pesaro si erano costituiti due gruppi di infermieri non vaccinati, denominati “Quei 41”, i quali hanno fatto pressing sull’Ordine professionale per far luce sulla questione, ma soprattutto per chiedere la revoca delle sospensioni. E Opi Ancona ha accolto la loro richiesta, inviando una lettera alla Federazione nazionale degli infermieri.
“Fnopi valuti di farsi promotrice della revoca di tutte le sospensioni in corso”, almeno “fino alla data di pronuncia sul tema della Corte Costituzionale, fissata al 29 novembre 2022 – si legge nella lettera inviata da Opi Ancona alla Fnopi – , tenuto conto della grave carenza di personale infermieristico sia nel pubblico che nel privato, dell’imminente periodo di ferie, della intervenuta riduzione dei contagi e delle attuali conseguenze economiche gravanti sugli enti ordinistici in seguito a un’eventuale pronuncia di accoglimento da parte della Corte Costituzionale”.
Redazione Nurse Times
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