Un incredibile episodio ha visto protagonista un’infermiera 27enne da poco diventata mamma
Olha Zdyrko, professionista di origine ucraina iscritta all’ordine provinciale di Parma, stava allattando il figlio di pochi mesi nei pressi dell’università di Parma in via D’Azeglio.
Il papà del neonato, un medico di 32 anni, racconta quanto accaduto:
“Sono uscito dalla biblioteca Paolotti e in quel momento la mia compagna ha avuto la necessità di allattare nostro figlio: dopo essersi coperta con una sciarpa, lo ha fatto. Poco dopo una guardia giurata ci ha chiesto di allontanarci. Ci chiediamo dove siano finiti il rispetto e la sensibilità per gli altri. Se la guardia giurata non voleva vedere quella scena poteva invitarci nel suo ufficio per farlo“.
Immediata è scattata la denuncia della coppia che ha deciso di raccontare tutto alla Gazzetta di Parma.
Secondo quanto riferito, un addetto alla sorveglianza privata avrebbe cacciato l’infermiera ritenendo che tale atteggiamento potesse essere “sconveniente per gli studenti”.
Il giovane medico desiderare esternare le proprie sensazioni per quanto accaduto in un’area dell’Università che conosce molto bene:
“Continuava a dire: ve lo chiedo con gentilezza. Ma che gentilezza può esserci nel dire che quell’area universitaria ‘non era adatta a queste scene‘”.
L’università di Parma ha voluto rassicurare tutti attraverso una nota scritta:
“Saranno effettuati i doverosi accertamenti circa il deplorevole episodio” ribadendo e confermando la “propria grande attenzione nei confronti dei diritti umani e sociali“.
Nella fattispecie, si “ribadisce il principio secondo il quale l’allattamento al seno è il principale determinante di salute nei primi anni di vita: è doveroso da parte di ognuno, istituzioni in primis, promuoverlo e favorirlo, garantendo il diritto delle mamme di allattare liberamente“.
Nei mesi scorsi, il Comitato unico di garanzia (Cug) dell’ateneo, con il pieno sostegno del rettore Paolo Andrei, ha strutturato un progetto finalizzato alla creazione di tre aree interne all’università dove studentesse, dipendenti e private cittadine che ne abbiano necessità, possano allattare e accudire i propri bambini.
“Con l’occasione, porgiamo le nostre scuse al papà e alla mamma che sono rimasti vittime di questo spiacevole episodio“, conclude il rettore.
Ma l’episodio ha creato molte polemiche e prese di posizione; il dottor Alessandro Volta, medico parmigiano, pediatra, ha così commentato:
“Sono stanco di questa stupidità e violenza assieme. Esiste un posto giusto per allattare? Di quale sensibilità stiamo parlando? Agli studenti universitari può far male vedere un bambino che succhia il latte di sua mamma? Se la scena crea turbamento invece di luoghi deputati per l’allattamento abbiamo bisogno di un esercito di psicologi e di psichiatri. Propongo alle mamme di Parma che allattano un bel flash mob nei locali dell’università“.
Lascia un commento