La malattia è fenomeno doloroso, non solo perché è determinata da un definibile, determinabile quanto evidenziabile dato e stato patologico; anche per il vissuto che di essa ne ha il portatore e la famiglia oltre che l’entourage comunitario più prossimo.
La “malattia“, sostenuta da una diagnosi, in Psichiatra è stata di una certa inquietante sofferenza aggiuntiva al vissuto di sofferenza già attribuibile alla condizione di Disagio Relazionale che la persona ha vissuto.
Qua si dice “malattia” e si legge “follia”, “pazzia”, “malattia mentale”, “schizofrenia”, “pericolosità sociale”… e tutte la altre e diverse categorie dai più negativi connotati che per secoli l’Istituzione Psichiatrica ha accumulato il cui prioritario effetto, lungi da un qualche valore terapeutico; è stato quello di etichetta stigmatizzante per chi fosse stato diagnostica come “malato mentale“.
Le cose non vanno meglio nell’Istituzione della Salute Mentale per chi continua ad essere diagnosticato non più per malattie mentali ma per “disturbi mentali” ma sempre come “malato mentale”.
Allora l’Infermiere che lavora in Salute Mentale, che non fa diagnosi psichiatriche né diagnosi di “malattia mentale” un qualche quesito se lo deve porre; specie quando dai i primi dati anamnestici infermieristici si mette in evidenza una risposta alla sofferenza che ha tutte le caratteristiche della Sindrome dello Stigmatizzato. Niente di nuovo. Il tentativo di una riflessione sull’attualità del vecchio stigma del “Paziente psichiatrico” nella nuova “Salute Mentale”.
Per l’Infermiere che lavora in Salute Mentale, Empowerment e Recovery rimangono espressioni retoriche se non inserite in una cornice di lotta allo stigma. Retorica è l’emancipazione dalla sofferenza quando la Diagnosi psichiatrica è innesco di un processo di stigmatizzazione.
La Diagnosi infermieristica non riesce a fare a meno di rintracciare segni e sintomi di una Sindrome dello stigmatizzato. È importante allora valutare una condizione di Disagio Relazionale (Di.Re.) o quella di Grave Disturbo Relazionale (Gra.Di.Re.) da un punto di vista infermieristico. Un punto di vista trans-psichiatrico al di là della “Malattia Mentale”.
L’allegato che segue, non è solo un modo per “raccontare la professione dall’interno”, ma anche per mantenere viva, certamente da punti di vista diversi; un’occasione di riflessione su un argomento qual è attualmente lo stigma in Salute Mentale che, in tantissimi casi, non è allegato alla “malattia” ma esso stesso “malattia”.
Inf. Dott. Gaetano Bonanno.
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