Il sevizio d’emergenza-urgenza pugliese rappresenta per taluni versi un’eccellenza italiana. Questa si è resa evidente soprattutto in ambito dell’innovazione tecnologica della Telecardiologia.
Una “Control Room” ubicata all’interno dell’A.O.U. Policlinico Consorziale di Bari è in grado di poter refertare gli ECG afferenti dall’intero territorio regionale pugliese. Il tutto avviene attraverso l’utilizzo di un tablet ed un satellite munito di fruste per registrazione delle 12 derivazioni così che l’infermiere o il medico è in grado di visionare sin da subito il ritmo e la qualità dell’ECG per un rapido intervento.
Se da un lato la regione ha investito importanti risorse economiche per la realizzazione di questo “Know How”, dall’altra il 118 barese e pugliese attendono impellenti realizzazioni.
Si cita, ad esempio, la rete radio digitale laddove si è ancora in una fase di aggiudicazione di gara. Era il 07.06.2017 con DGR 868 che la Regione Puglia ha dato, di fatto, una svolta per la realizzazione del sistema-radio il cui impiego a regime è purtroppo ancora molto distante.
Più volte l’OPI di Bari ne ha auspicato una realizzazione in tempi brevi. Essa è indispensabile qualora si debba comunicare con un mezzo aereo come l’HEMS o mezzi navali ma, anche, indispensabile per quelle zone laddove la rete telefonica non copre quello specifico territorio e soprattutto in ambito di protezione civile. Per certi versi la regione Puglia ha deciso di rinnovare il sistema regionale dell’emergenza urgenza decidendo di istituire l’AREU Puglia (Agenzia Regionale dell’Emergenza-Urgenza), ritrovando così in questa proposta il rilancio e la risposta alle attività proprie di un sistema complesso e caleidoscopico come il 118.
Un iter costitutivo molto serrato a partire dal 04.10.18 data di presentazione del Ddl istitutivo l’AREU Puglia; l’08.11.18 sono state audite tutti i stockholder in III° Commissione Sanità, il 10.01.19 la Commissione Sanità ha approvato il Ddl AREU, a tutt’oggi in stand-by. Dalla lettura attenta dei punti elencati nella bozza del Ddl si è convenuto sul fatto che il disegno avesse buoni propositi, sicuramente condivisibili ma, il cambiamento radicale del sistema passa non già attraverso un atto “eroico” di rivisitazione radicale del sistema, ma anche, attraverso la risoluzione a monte dei singoli punti nodali a partire dalle convenzioni, dai contratti, sino al personale. Non è dato sapere, in definitiva, come si concluderà l’iter della norma istitutiva in commissione consiliare, certo è che gli intendimenti della stessa vanno condivisi nelle finalità e, soprattutto, in alcune dichiarazioni laddove si rimarcava che l’istituzione dell’AREU sarebbe stato fondamentale per professionalizzare il sistema del 118.
Cambiare è naturale ma è doveroso soprattutto in Sanità. Si spera in un rilancio che non parta dalle cose complesse ed allo stesso tempo rilevanti come l’elisoccorso (HEMS) ed il soccorso sanitario in mare (seppur indicati rispettivamente dal D.M.70/15 e dal DGR Puglia 2624 del 2009 e così come evidenziato nel DDL AREU all’art. 4 comma 6 ai punti 3 e 4), ma soprattutto dalle problematiche più vetuste e spiacevoli, come il decoro delle Postazioni del personale, come la predisposizione di colonnine di ricarica 220V, previste in norma, per alimentare le automediche e le ambulanze, come l’adozione di mezzi più efficienti, non già per migliorare performance stradali, ma per tutto ciò che riguarda la dotazione tecnica strumentale del vano sanitario spesso sprovvisto di piastre di fissaggio degli elettromedicali e prese di ricarica da utilizzare quando le auto sono in sosta all’interno della postazione per far si che gli elettromedicali non si scarichino così come segnalato a più riprese dall’OPI di Bari.
Si auspica un sistema aperto e non referenziale per pochi, che accolga in modo costruttivo anche le lamentele degli ultimi nella scala dell’organico al fine di migliorare la performance in nome di una sanità più efficiente e dove è necessario elevare l’autostima di tutti affinché le giuste rimostranze non cadano nell’improduttivo silenzio. La sensazione di distacco con alcune rappresentanze del sistema 118 barese è evidente ed è in costante aumento, generando spirali di frustrazione così evidenti che non si possono non attenzionare.
Lo stato dell’arte riferito al perfezionamento del piano sanitario dell’emergenza urgenza denota importanti ritardi dovuti soprattutto nell’implementazione delle automediche. Si continua inoltre a disattendere la normativa regionale di contesto, soprattutto per i requisiti di esperienza lavorativa richiesti per gli infermieri, per l’inserimento nel 118, che è costantemente sotto organico, ed accade che infermieri neo laureati e neo assunti coprano posti vacanti, pur prendendo atto di migliorie individuate nel fatto che adesso sono previsti almeno i corsi base sulla rianimazione cardiopolmonare e sulla gestione del trauma in emergenza prima di essere inseriti a pieno nelle attività emergenziali così come da normativa del 2003. Si prende atto altresì che dopo importanti solleciti, soprattutto da parte dell’OPI Bari, finalmente la dotazione organica infermieristica è presente costantemente sulle ambulanze bariatriche.
Per quanto riguarda i protocolli infermieristici in emergenza 118, si ricorda che sono state presentate le nuove linee d’indirizzo per il triage intraospedaliero che andranno in vigore dal 2021. I tempi sono chiaramente favorevoli per intraprendere nuovamente il percorso dei protocolli all’interno del SET 118 nella considerazione che, se sarà vero che si dovranno necessariamente adottare i protocolli medico-infermieristici nel triage intraospedaliero, ex aequo si deve accettare anche in Puglia l’utilizzo dei protocolli nell’emergenza territoriale. A breve, secondo alcune indiscrezioni in primavera partirà anche in Puglia il NUE 112 con la realizzazione delle CUR (Centrali Uniche di Risposta) ovvero le PSAP (Public Safety Answering Point) di primo livello a Modugno (negli edifici attigui alla sede del centro operativo di Protezione Civile), Foggia (all’interno dell’aeroporto Gino Lisa) e Campi Salentina (nella sede operativa della Protezione Civile).
L’Ordine delle professioni infermieristiche di Bari è da sempre catalizzatore di iniziative finalizzate alla tutela degli infermieri nell’ambito anche del sistema d’emergenza urgenza 118, illustrando agli Organi competenti storture e possibili migliorie a tutela della qualità delle prestazioni sanitarie erogate ai cittadini, promuovendo tutte le iniziative finalizzate all’empowerment della figura infermieristica nel Sistema d’Emergenza Urgenza.
Ciro Genchi
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