La Responsabile Salute della Segreteria Nazionale del PD Sandra Zampa risponde alla nota del Migep sulle richieste al nuovo Parlamento (VEDI) in favore degli Oss
Ho letto con attenzione l’appello del MIGEP rivolto alle forze politiche in vista delle elezioni politiche del 25 settembre e ho così potuto riscontrare piena assonanza nell’analisi e nelle proposte.
D’altra parte è davvero nostro metodo fare in modo che le proposte finalizzate alla valorizzazione e al miglioramento delle condizioni, dell’ordinamento e della formazione di chi opera per la tutela della salute individuale e collettiva siano, anche, il frutto di un confronto quanto più condiviso con i professionisti e con le loro rappresentanze professionali, scientifiche e sindacali. Il Migep è da tempo tra i nostri interlocutori più assidui.
Le linee delle proposte e dei risultati concreti raggiunti a favore degli operatori sociosanitari sono conosciuti e apprezzati. In questa legislatura i parlamentari del PD, che già nella precedente erano riusciti a collocare gli OSS nell’area delle professioni sociosanitarie, sono riusciti a sganciarli dalla errata collocazione nel ruolo tecnico del personale del SSN ponendoli nel ruolo sociosanitario, appositamente istituito grazie a un emendamento PD. È questa d’altra parte la giusta collocazione del personale che concorre a garantire lo stato di salute e benessere biopsicosociale e non solo assenza di malattia, secondo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Abbiamo inoltre lavorato, anche in segno di riconoscimento del grande impegno nella lotta al COVID 19, per ottenere il riconoscimento di una specifica indennità da erogare all’interno del contratto nazionale come per le altre professioni della salute e abbiamo avviato la stabilizzazione dei precari assunti nella fase di contrasto alla pandemia.
Consideriamo gli OSS parte integrante e determinate delle equipe sanitarie e sociosanitarie che intervengono per la tutela della salute delle persona, in ospedale, a domicilio, nelle RSA, nelle comunità protette e per questo riteniamo che debbano essere adeguate le competenze e la formazione prevedendo che:
- la programmazione annuale del reale fabbisogno formativo di base e post base;
- la gratuità dei corsi di base e post base utilizzando i fondi dell’U.E;
- la competenza della formazione al SSN, attraverso le sue sedi formative, sia nella gestione diretta che nella vigilanza degli istituti autorizzati e accreditati;
- la revisione dei contenuti formativi del corso di base e dei moduli post base di formazione complementare eguali sul territorio nazionale e di conseguenza delle competenze di base e post base che siano in grado di rispondere alle sfide del PNRR e ai nuovi bisogni di salute determinati dalle mutate condizioni epidemiologiche e demografiche del Paese;
- l’evoluzione del titolo rilasciato al termine del corso da attestato di qualifica a diploma abilitante alle competenze del profilo professionale di operatore sociosanitario;
- l’istituzione presso il Ministero della Salute del Registro nazionale del personale abilitato alle competenze del profilo professionale di operatore sociosanitario.
Sono questi gli assi portanti di uno specifico disegno di legge delPD presentato al Senato, concertato e condiviso con le rappresentanze professionali e sindacali degli OSS, che ripresenteremo nella nuova legislatura.
Se saremo chiamati a responsabilità di governo il nostro lavoro sarà coerente con queste linee e con gli impegni indicati.
Redazione NurseTimes
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