Opi Torino ha replicato nella giornata di giovedì 28 novembre a un articolo pubblicato in prima pagina sul quotidiano La Stampa
Si tratta del “Buongiorno” del giornalista ed editorialista Mattia Feltri, cui l’ordine delle Professioni infermieristiche di Torino, chiamato in causa seppur indirettamente, intende rispondere.
Nel pezzo – intitolato “Sul piolo più basso” – si riporta la frase “gli infermieri che picchiano gli anziani”, a nostro avviso fortemente lesiva dell’immagine della professione infermieristica. Una generalizzazione giornalistica che, senza fare riferimenti a casi specifici, a nostro avviso nuoce e colpisce i tanti iscritti che lavorano quotidianamente con passione a stretto contatto con i pazienti.
Nella dicotomia tra forti e deboli, l’articolo fa riferimento a luoghi comuni e a una categoria professionale – la nostra – ben lontana da episodi di cronaca che sono la goccia nel mare di una quotidianità ben diversa. Casi rari per i quali auspichiamo che la giustizia possa fare il suo corso, proprio a tutela della categoria.
La quotidianità che invece non fa notizia è quella dell’infermiere al fianco del malato. Non soltanto in ospedale, negli ambulatori, nelle cliniche sanitarie ma anche in quell’attività di assistenza domiciliare che – pur non destando scalpore – rappresenta una delle missioni della nostra professione.
L’Opi di Torino vuole quindi assicurare, proprio per riprendere il senso dell’articolo, che gli infermieri si siedono sempre sul piolo più basso. Vicino ai pazienti. Agli ammalati. Agli anziani. A chi ne ha bisogno. Per difendere i più deboli, già gravati dal peso di patologie che stanno cercando di superare.
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