Un’ambulanza in codice rosso rimasta incastrata tra le auto parcheggiate in maniera selvaggia a Genova non è riuscita ad intervenire in tempo per salvare la vita di un uomo.
La tragedia è accaduta in via Capraia: a causa di due vetture posteggiate male, lo spazio nella carreggiata sarebbe stato talmente ridotto da impedire il passaggio del mezzo di soccorso.
Un ulteriore ostacolo è stato il catenaccio utilizzato per delimitare la strada privata che avrebbe condotto all’abitazione dell’uomo.
Per velocizzare i tempi d’intervento, il personale sanitario ha dovuto proseguire a piedi per raggiungere l’abitazione della persona che aveva richiesto l’intervento.
Tutto è però risultato inutile, poco dopo l’uomo è deceduto. Nel frattempo sono giunte sul posto gli agenti della polizia municipale ed un carro attrezzi. A causa dei ridottissimi spazi però, non sarebbe stato possibile rimuovere le vetture.
Gli ufficiali di polizia hanno quindi provato a contattare telefonicamente i proprietari dei due veicoli, richiedendo i recapiti telefonici in Questura.
Qui c’è stata l’amara sorpresa: uno dei due mezzi apparteneva proprio all’uomo che ha richiesto l’intervento al 118. Dell’intestatario del secondo mezzo invece nessuna traccia.
Non sarebbe la prima volta che le ambulanze di Genova sono costrette a interrompere o rallentare i loro soccorsi a causa delle auto parcheggiate male lungo le strade.
Gli agenti della polizia locale hanno redatto una dettagliata segnalazione alla procura della repubblica che potrebbe aprire un fascicolo di indagine per accertare se il posteggio selvaggio (anche dell’auto del deceduto) e la catena abbiano contributo al decesso del sessantenne.
Simone Gussoni
Fonte: Primocanale
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