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Foggia, un camper per assistere chi vive nei ghetti

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Foggia, un camper per assistere chi vive nei ghetti
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L’iniziativa punta a raggiugere i sette insediamenti di migranti della provincia pugliese.

Una unità mobile che raggiungerà i sette insediamenti in provincia di Foggia dove vivono migranti per portare loro assistenza medica, psicologica e legale. È stato presentato in prefettura, a Foggia, il progetto di assistenza di prossimità agli stranieri il FAMI (Fondo asilo migrazione e integrazione) 2014-2020, promosso da Regione Puglia, Asl Foggia e Università degli Studi. A bordo del camper, che raggiungerà i ghetti presenti in Capitanata, sarà presente un’equipe composta da uno psicologo, un mediatore interculturale, un avvocato e un infermiere.

“Abbiamo il compito di raggiungere le persone in stato di bisogno, indipendentemente dalla loro condizione, da dove vengono, da cosa fanno e dal perché sono qui – ha detto il direttore generale dell’Asl Foggia, Vito Piazzolla. In Capitanata abbiamo una popolazione di migranti pari al 13,14% di quella totale della Puglia. Qui assistiamo il 25% di persone che vengono a vario titolo nella nostra provincia. La prima fase del progetto ha previsto una serie di interventi, tra cui la selezione di un’equipe specializzata con il compito di informare, indirizzare e offrire agli stranieri un’assistenza socio-sanitaria e legale”.

Tali attività sono state effettuate inizialmente nei Servizi di primo accesso della Asl Foggia, i cui operatori sono stati affiancati dalle professionalità coinvolte in fase di accoglienza e orientamento degli utenti stranieri. Ciò ha permesso di individuare e decodificare i loro bisogni, dando risposte celeri e adeguate e, nel contempo, di agevolare il lavoro in rete tra gli operatori pubblici, il terzo settore (cooperative, associazioni no profit, Caritas) e i diversi servizi sociosanitari, le strutture ospedaliere, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. L’equipe si è inoltre impegnata, con cadenza settimanale, a fornire assistenza legale, supporto psicosociale, mediazione linguistico-culturale e cure infermieristiche ai migranti che vivono in località Tre Titoli (borgo delle campagne di Cerignola).

Il bilancio positivo delle attività svolte direttamente negli insediamenti ha confermato, sin da subito, le elevate potenzialità di una assistenza organizzata secondo il principio di prossimità. “Il progetto – ha concluso Piazzolla – punta a una presa in carico globale della persona. Grazie all’unità mobile, appositamente attrezzata, l’equipe selezionata potrà assicurare tali attività non solo presso i servizi aziendali, ma direttamente presso gli insediamenti di stranieri. Il progetto terminerà a fine anno, ma è nostra intenzione trasformarlo in attività istituzionale”. Un progetto, secondo il prefetto Raffaele Grassi, che ha l’obiettivo di garantire una gestione integrata dei flussi migratori: “Vogliamo essere prossimi alla comunità. A noi piace servire la comunità, fatta di cittadini foggiani e stranieri”.

Redazione Nurse Times

Fonte: Quotidiano di Foggia

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