Un avvocato palermitano è stato portato via in manette dal pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia.
Aveva accompagnato la moglie bisognosa di cure presso il nosocomio siciliano e, per ottenere giustizia dopo oltre 5 ore di attesa, avrebbe iniziato a filmare il personale infermieristico e medico intento ad assistere altri feriti.
La lunga attesa della moglie in codice giallo lo avrebbe spinto ad incitare altri pazienti e famigliari ad inveire contro gli operatori, ritenuti colpevoli di non lavorare abbastanza velocemente, potendo così realizzare numerosi filmati della situazione presente nel DEA palermitano.
Non è chiaro per quale motivo l’uomo abbia realizzato le numerose riprese, anche se appare lecito pensare che possa voler intentare qualche azione legale contro l’azienda ospedaliera.
Moglie al pronto soccorso di Villa Sofia, lui filma la lunga attesa: portato via in manette
Ma ad un certo punto il metronotte presente in ospedale ha deciso di chiamare la polizia che, giunta poco dopo sul posto, ha provveduto a fermare l’avvocato portandolo al commissariato San Lorenzo in manette.
I fatti risalgono al primo pomeriggio di domenica 6 gennaio. L’uomo è stato denunciato per molestie a persone e interferenze illecite nella vita privata.
“Ho chiesto al primario del Pronto soccorso una relazione sui fatti – dice il commissario straordinario dell’ospedale Villa Sofia, Walter Messina, all’Ansa -. Una volta esaminati i fatti per come rappresentati mi riservo di querelare per violazione della normativa sulla privacy e diffamazione”.
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