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Enpapi: commissariato l’Ente di Previdenza degli infermieri

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È stato commissariato l’Ente nazionale di previdenza e assistenza degli infermieri (Enpapi)

Eugenio D’Amico è il commissario straordinario dell’Ente di previdenza dell’Enpapi designato dai ministeri competenti.

L’Ente, ha 60 mila iscritti e 640 milioni di patrimonio. Il decreto è stato firmato dai ministri Luigi Di Maio e Giovanni Tria. Alla base del provvedimento la paralisi nella governance dell’ente e gli arresti, avvenuti il 19 febbraio per corruzione, del presidente Mario Schiavon, il dg Marco Bernardini e alcuni professionisti esterni.

Sulla vicenda aveva presentato un’interrogazione, pochi giorni fa, la deputata del M5S Stefania Mammì, infermiera, chiedendo il commissariamento dell’ente.

“Il commissariamento straordinario dell’Enpapi è una grande vittoria – dichiara Stefania Mammì – per infermieri, assistenti sanitari e infermieri pediatrici, che esercitano l’attività in forma libero professionale. Sono soddisfatta del risultato raggiunto e della sensibilità dimostrata dalle istituzioni competenti, che hanno ben compreso l’importanza di tutelare una categoria di professionisti indispensabile per la salute del Paese”.
Così la deputata lombarda del MoVimento 5 Stelle, Stefania Mammì, componente della Commissione Affari Sociali, commenta la decisione del commissariamento dell’Ente di Previdenza da parte del Consiglio dei Ministri. Un provvedimento che la stessa deputata aveva caldamente auspicato e suggerito.
“Con il Commissariamento straordinario riusciremo ad assicurare la trasparenza dell’Enpapi, tema che si lega strettamente a quello della legalità. Si tratta di valori chiave, imprescindibili per contrastare le gravi piaghe causate dalla dispersione dei soldi dei cittadini, specialmente in un comparto, quale quello della riscossione dei contributi, già fortemente sotto pressione. Si stava lavorando da tempo”, prosegue la deputata, “in sinergia con la categoria degli infermieri per dare una risposta concreta alle tantissime problematiche relative alla cattiva gestione dell’Ente di Previdenza. Al netto delle vicende giudiziarie, sulle quali ovviamente non ci si può ancora esprimere compiutamente, resta il fatto che, stante l’evidente opacità della gestione, gli infermieri liberi professionisti fossero stanchi di Enpapi: sussidi mai ottenuti, errori nei calcoli della contribuzione dovuta e, soprattutto, tanta, troppa mancanza di informazione”.
“Ho fiducia nel fatto che la scelta del commissariamento porterà alla risoluzione dei gravi problemi di trasparenza, legalità e di onestà intellettuale dell’Ente Previdenziale”, conclude Stefania Mammì.

Redazione NurseTimes

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