Un concerto del tutto speciale si è svolto in una sala operatoria di neurochirurgia.
Enrico Presti, organista 50enne, è stato operato all’ospedale Maggiore di Cremona dall’équipe di Neurologia diretta da Antonio Fioravanti: «Dopo l’anestesia, l’abbiamo svegliato per controllare la comparsa di eventuali deficit nel linguaggio»
Ha tenuto concerti in Europa, Russia e Finlandia. «Mai avrei pensato di esibirmi durante il mio intervento chirurgico». Così Enrico Presti, organista di 50 anni che nella sala operatoria dell’ospedale Maggiore ha suonato Jingle Bells mentre l’équipe di Neurologia diretta da Antonio Fioravanti gli stava asportando un tumore cerebrale non comune. «Durante la prima parte della seduta operatoria, il paziente è stato sottoposto ad anestesia e svegliato durante l’asportazione del tumore.
Questo ci ha consentito di interagire con lui, chiedergli di parlare e contare in modo da poter controllare nell’immediato la comparsa di eventuali deficit nel linguaggio», ha spiegato il primario. Ed essendo il paziente anche un musicista, «abbiamo pensato di fargli suonare una tastiera come elemento ulteriore per valutare la sua risposta cerebrale».
E in sala operatoria si sono diffuse le note di Jingle Bells . «Sembra impossibile, ma l’altro giorno in sala operatoria ho provato una sensazione di normalità — ha raccontato il paziente organista — . Il dottor Fioravanti mi aveva informato e spiegato nei dettagli come si sarebbe svolto l’intervento, quindi io ero relativamente tranquillo. All’inizio, la neuropsicologa mi ha chiesto di muovere la mano e di contare. Poi mi ha chiesto di suonare». E «quando il dottor Fioravanti mi ha detto che l’operazione si era conclusa con successo, non volevo più smettere di suonare.L’applauso dei sanitari non lo dimenticherò mai».
Redazione Nurse Times
Fonte: corriere.it
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