Il consigliere del ministro della Salute per l’emergenza Covid non condivide l’attendismo dell’Agenzia Italiana del Farmaco.
“Non mi sembra questo il momento di perdere tempo con una procedura sicuramente più lunga, quando Germania, Stati Uniti e Canada li hanno già: Aifa approvi gli anticorpi monoclonali già in commercio”. Parola di Walter Ricciardi, ordinario di Igiene e medicina preventiva all’Università Cattolica del Sacro Cuore, nonché consigliere del ministro della Salute per l’emergenza Covid.
“A suo tempo, diversi mesi fa, avevo fatto presente che doveva essere costruita una strada preferenziale per l’approvazione degli anticorpi monoclonali, che dalle evidenze risultano ridurre del 70% morte e ospedalizzazione nei pazienti Covid – ha spiegato Ricciardi –. Anche perché parliamo di anticorpi monoclonali già attualmente in commercio. Non stiamo disquisendo degli sperimentali di Rino Rappuoli, grande ricercatore italiano, che li sta sviluppando con Toscana Life Sciences in un sistema pubblico-privato che infatti, come Governo, stiamo sostenendo. Quando c’è una terapia che previene anche già l’ospedalizzazione con una percentuale così alta, non puoi evitare di utilizzare gli anticorpi già in commercio. Mi chiedo perché Aifa non li approvi velocemente, sebbene il ministro della Salute, Roberto Speranza, sia d’accordo sul loro utilizzo”.
Ricciardi ha ricordato inoltre: “Canada, Stati uniti e Germania hanno già acquistato il prodotto, e l’Italia, che ne avrebbe molto bisogno con 500 morti al giorno, no. E’ competenza dell’Aifa procedere velocemente, ma stiamo perdendo tempo con una call che l’agenzia ha avviato per fare una sperimentazione sui monoclonali. Con tutti i morti che abbiamo ogni giorno, sarebbe meglio utilizzare quelli già in commercio. Un anticorpo monoclonale, se lo somministri in forma precoce, ad esempio entro sei giorni dalla comparsa dell’infenzione ai degenti delle Rsa o ai pazienti anziani, puoi salvare la vita”.
Redazione Nurse Times
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