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Coronavirus, primi problemi per il vaccino Pfizer in Gran Bretagna

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Coronavirus, primi problemi per il vaccino Pfizer in Gran Bretagna
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L’autorità nazionale di controllo sui farmaci raccomanda di non vaccinarsi a chi ha alle spalle significative reazioni allergiche.

La Gran Bretagna ha deciso di stoppare la vaccinazione anti-Covid nei soggetti che hanno alle spalle significative reazioni allergiche. La raccomandazione è arrivata dall’autorità nazionale di controllo sui farmaci, la Mhra, dopo che due persone hanno manifestato reazioni allergiche in seguito alla somministrazione del vaccino Pfizer/Biontech.

Il Regno Unito è stato il primo Paese ad avviare la vaccinazione di massa, dopo l’ok dato proprio dalla Mhra, che in un comunicato ufficiale ha spiegato: “Tutti coloro che in passato hanno avuto gravi allergie a vaccini, medicine e cibo, e cioè reazioni anafilattoidi, oppure coloro cui è stato già prescritto di portare sempre con sé un autoiniettore di adrenalina, farebbero bene a non sottoporsi al vaccino Pfizer/BioNTech”.

Secondo quanto comunicato, si tratterebbe di due 40enni operatori sanitari di case di cura e ricovero, che sono stati sottoposti a vaccinazione nella prima categoria di priorità, insieme ad alcuni ospiti over 80 di Rsa, medici e infermieri pubblici. Il professor Stephen Powis, direttore medico dell’Nhs, ha parlato di procedure standard e, minimizzando, ha sottolineato come sia normale che “la Mhra suggerisca cautele in caso di nuovi vaccini per le persone con una storia significativa di allergie”. Inoltre ha precisato che i due sanitari dell’Nhs che hanno manifestato reazioni allergiche non sono in gravi condizioni e che entrambi sarebbero già in via di recupero.

Entro la fine dell’anno saranno circa 3 milioni le persone vaccinate con il preparato Pfizer/BioNTech. Tutta la popolazione del Regno Unito, secondo le previsioni del governo, grazie anche all’arrivo di altri vaccini, dovrebbe essere vaccinata contro il coronavirus entro l’estate del 2021. Sempre che non sopraggiungano altri inconvenienti.

Redazione Nurse Times

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