Il ministero della Salute ribadisce che si tratta di un atto concreto e collettivo per vincere la battaglia contro l’epidemia.
Restare a casa non è uno slogan ma un comportamento socialmente responsabile per tutelare la nostra salute e aiutare chi è in prima linea per contrastare l’epidemia di Covid-19. Stare a casa non è quindi una restrizione fine a se stessa, ma un atto concreto per vincere una battaglia che richiede necessariamente la collaborazione da parte di ognuno di noi. Soltanto uniti, nella distanza, possiamo farcela. La circolazione del virus è influenzata infatti dai nostri comportamenti.
“Un virus per vivere e replicarsi ha bisogno di cellule, da solo altrimenti non ce la fa – ha ribadito ieri Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) nel corso della conferenza stampa in Protezione civile –. Questo è il motivo per cui è così fondamentale prestare la massima attenzione alla prevenzione del contagio interumano. Abbiamo insistito tanto in questi giorni sul concetto della distanza di sicurezza anti-contagio, sul bisogno di abbandonare le nostre consuetudini sociali e affettive come gli abbracci e le strette di mano per andare a interrompere il meccanismo di trasmissione del virus attraverso le goccioline di saliva: questa è infatti la modalità fondamentale di trasmissione dell’infezione virale”.
#Iorestocasa: cosa significa?
– Uscire di casa solo per esigenze lavorative, motivi di salute e necessità. Ove richiesto, queste esigenze vanno attestate mediante autodichiarazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia o scaricati da Internet. Una falsa dichiarazione è un reato.
– Evitare ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
– Alle persone anziane o affette da patologie croniche o immunodepresse è fortemente raccomandato di non uscire dalla propria abitazione fuori dai casi di stretta necessità.
– Ai soggetti con sintomi da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) è fortemente raccomandato di rimanere a casa e di limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante.
Utilizzando l’hashtag #Iorestoacasa puoi unirti alla campagna social per sensibilizzare i tuoi amici sull’importanza di rispettare queste regole per fermare la trasmissione dell’infezione. Lo hanno già fatto tantissimi personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura, della musica e le eccellenze dello sport. “Stare a casa is the new uscire” firmato il Milanese imbruttito: il celebre collettivo su Instagram ha sfornato una serie di card per mandare giù la pillola un po’ amara dell’isolamento domestico. Tra le decine di artisti che hanno pregato i propri follower di rimanere in casa per il bene di tutti ci sono i The Show, Roberto Lipari, Daniele Garrozzo, Enzo Abbagnale, Margherita Panziera, Giorgia Speciale, Fabrizio Ravanelli, Jack Sintini, Laura Giuliani, Lida Carew, Mike Maric, I Sansoni, Andrea Delogu, Francesco Montanari, I Panpers, The Coniugi, Roberto Lipari, Federico Russo, Vinicio Marchioni, Mia Benedetta, Alessio Boni, Dario Bandiera. Le adesioni sono in continuo aggiornamento.
Partecipa anche all’iniziativa #iorestoacasa: dillo ai tuoi vicini!. Tutti i cittadini possono dare il proprio contributo: basta scaricare il cartellino: stamparlo, piegarlo, incollarlo, tagliarlo e poi appenderlo alla porta.
Redazione Nurse Times
Segui l’evoluzione dell’epidemia in tempo reale
Lascia un commento