Il 38enne contagiato dal Coronavirus attualmente ricoverato a Codogno in gravissime condizioni si era recato una prima volta in ospedale, venendo però dimesso poco dopo.
A ricostruire il primo accesso in ospedale del malato è l’assessore al Welfare e alla Salute della Regione Lombardia, Giulio Gallera, in conferenza stampa: “il 18 febbraio si era recato in pronto soccorso, ma è stato rimandato a casa, quindi è stato ricoverato il 19 febbraio”.
Durante il primo accesso in Triage non aveva però dichiarato il contatto con il cosiddetto “caso indice”, ovvero il collega tornato dalla Cina il 21 gennaio, semplicemente perchè non avrebbe ‘collegato’ l’episodio: “Aveva un pò di influenza e di febbre e non era così grave da essere ricoverato”, ha spiegato Gallera.
Per questo motivo non è stata applicata immediatamente la procedura che prevedeva da subito un isolamento e il tampone specifico. Le indicazioni infatti, raccomandavano che avrebbe dovuto essere attenzionato solo chi si fosse presentato con la febbre dichiarando di essere arrivato dalla Cina o di aver avuto un contatto diretto.
Sono state alcune centinaia finora i casi con queste sintomatologia, che però sono risultati negativi al test. “Soltanto di fronte alla forte insistenza della moglie che ha ricordato, il giorno dopo, che un amico del marito era tornato poco tempo fa dalla Cina, ieri pomeriggio gli è stato effettuato il tampone e che ha dato la riprova con certezza del contagio” ha concluso Gallera.
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