Home NT News Coronavirus: gli stabilimenti Ferrari produrranno ventilatori polmonari anziché automobili
NT News

Coronavirus: gli stabilimenti Ferrari produrranno ventilatori polmonari anziché automobili

Condividi
Coronavirus: gli stabilimenti Ferrari produrranno ventilatori polmonari anziché automobili
Condividi

A causa dell’emergenza globale conseguente alla diffusione del Coronavirus anche la famosissima casa automobilistica Ferrari convertita la propria produzione da vetture extralusso e iperperformanti a ventilatori polmonari.

Anche i concorrenti Mercedes e RedBull sembrano essere intenzionato a seguire tale decisione, per dare supporto agli ospedali italiani e non, nei quali i pazienti ricoverati in Terapia Intensiva hanno bisogno di dispositivi simili per sopravvivere.

Ferrari e Fca, insieme con il produttore di componenti automobilistici Magneti Marelli, stanno discutendo con la Siare Engineering International di Bologna, numero uno in Italia per le macchine per la ventilazione, offrendo lo stabilimento di Maranello e ricerca soluzioni per poter produrre le componenti di questi apparecchi salvavita. 

Giovedì, durante un incontro tra un gruppo di ingegneri di Fca e Ferrari, sono state messe sul tavolo due ipotesi. La prima punta a ottimizzare il processo produttivo, supportando Saire nella logistica e con i fornitori, due aspetti che potrebbero immediatamente spingere la sua produzione. Ma – è la seconda ipotesi – c’è anche la possibilità di esternalizzare parte della manifattura, in particolare di alcuni componenti. La Ferrari ha già dato la disponibilità a usare i suoi impianti a Maranello, e anche in casa Fca si sta valutando dove e in che modo collaborare alla produzione di alcune parti. 

Insomma, «o li aiutiamo a casa loro o portiamo fuori parte della produzione. Oppure facciamo entrambe le cose», spiegano da Exor, la holding della famiglia Agnelli che controlla Fca e Ferrari. Una decisione non è ancora stata presa. Mentre l’obiettivo è chiaro: raddoppiare la produzione di apparecchi per la respirazione di Siare, passando da 150 a 300 respiratori alla settimana. 

Nei giorni scorsi la famiglia Agnelli ha donato 10 milioni alla Protezione civile per l’emergenza Covid-19. Come gruppo invece Fca, Ferrari e Cnh Industrial stanno acquisendo 150 respiratori e mascherine in Cina e le porteranno in Italia. Inoltre Leasys, la società di noleggio, ha messo a disposizione delle Croce rossa italiana una flotta di mezzi per il trasporto. Infine, il gruppo ha offerto alla Protezione civile la propria rete di acquisti e un servizio di consulenza per comprare materiale sanitario e apparecchiature all’estero e portrlo velocemente in Italia.

Dott. Simone Gussoni

Fonte: Corriere della Sera

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
NT NewsRegionaliSardegna

Vaccini anti-Covid somministrati dalla finestra: medici indagati nel Nord Sardegna

Un’indagine condotta dai carabinieri del Nas e coordinata dalla Procura di Tempio...

“Giochi fatti” per il rinnovo degli Organi FNOPI: la “maggioranza bulgara” della Mangiacavalli
FNopiInfermieriNT News

Mangiacavalli (Fnopi): “Vicini a infermieri in sciopero”

“La Federazione è da sempre vicina ai colleghi che anche hanno aderito...

Nasce la figura dell'assistente infermiere: le critiche della Federazione Migep
NT News

Assistente infermiere, la formazione sale a 5 anni

Il tanto discusso assistente infermiere, figura intermedia tra l’operatore socio-sanitario (oss) e...