Nel mirino della Procura sono finite diverse figure apicali, indagate per la morte di ben 49 persone durante la prima ondata della pandemia.
A seguito delle indagini condotte dai carabinieri del Nas assieme al servizio Spresal la Procura della Repubblica di Sassari ha notificato gli avvisi di conclusione delle indagini a diverse figure apicali delle case di riposo Villa Gardenia (Ossi), San Nicola e Casa Serena (Sassari) in riferimento ai 49 decessi avvenuti durante la prima ondata della pandemia di coronavirus. Ipotizzati i reati di epidemia colposa e omicidio colposo plurimo.
A Villa Gardenia, dove morirono 14 persone, sono chiamati in causa la rappresentante legale della cooperativa che gestisce la struttura, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e la persone che esercita i poteri di fatto del datore di lavoro. A loro la Procura contesta anche numerose violazioni della normativa a tutela della salute dei lavoratori.
Alla San Nicola, dove ne morirono altre 14, sono finiti nel mirino degli inquirenti con le medesime accuse il rappresentante legale della Segesta Gestioni srl, il rappresentante legale della Mosaico Cooperativa Sociale onlus, il direttore sanitario e i responsabili del servizio di prevenzione e protezione delle stesse Segesta e Mosaico.
A Casa Serena, dove le vittime furono 21, sono infine indagati il rappresentante legale e il responsabile del servizio di prevenzione e protezione Coopas, che aveva in appalto il servizio di assistenza.
Presentata invece richiesta di archiviazione per alcuni medici di base i cui pazienti erano ricoverati a Casa Serena. Secondo gli inquirenti, la loro condotta era conforme al rapporto tra paziente e medico di medicina generale e alle indicazioni ricevute dall’Ats.
Redazione Nurse Times
Lascia un commento