Infermieri e Operatori sociosanitari (Oss) hanno dato il via per la prima volta a una riflessione congiunta sul ruolo omogeneo degli Oss nel sistema sociosanitario
I vertici della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche – FNOPI si sono incontrati con quelli del MIGEP, Federazione nazionale delle professioni sanitarie e sociosanitarie di cui fanno parte Oss, Osss (operatori sociosanitari con formazione complementare), infermieri generici, psichiatrici e puericultrici oltre ad altre figure tecniche e sanitarie come gli Ota, gli operatori tecnici dell’assistenza. Operatori che hanno percorsi realizzati in maniera diversificata nelle varie Regioni.
Obiettivo: proporre un percorso di formazione per gli Oss che non sia più diverso da Regione a Regione, da Provincia a Provincia come accade attualmente, con l’assegnazione più varia di compiti, che vanno dai livelli più semplici fino in alcuni casi a sfiorare quelli propri della funzione infermieristica.
Il punto di arrivo – da raggiungere di qui all’autunno – è quello di elaborare una proposta di revisione della formazione per gli Oss che li possa qualificare all’interno dell’équipe assistenziale dove sono a contatto quotidianamente con gli infermieri e con i pazienti.
Il percorso prevede anche un’analisi dei diversi standard che definiscono il rapporto infermieri/Oss per ipotizzare anche in questo caso indicazioni omogenee.
Il percorso metodologico avviato prevede una prima parte di analisi all’interno delle due federazioni, con un confronto comune entro l’autunno per trovare un indirizzo concordato.
Positivo il giudizio sull’incontro dei due presidenti che hanno guidato le delegazioni, Barbara Mangiacavalli (FNOPI) e Angelo Minghetti (MIGEP), che hanno giudicato necessaria l’apertura di un momento di lavoro comune per poter qualificare l’assistenza soprattutto a livello di soddisfacimento dei bisogni dei pazienti e di organizzazione dei servizi sanitari.
Redazione NurseTimes
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