È accaduto a Conegliano, in provincia di Treviso. Un gesto di solidarietà senza precedenti nel settore pubblico.
Una bella storia di solidarietà arriva da Conegliano (Treviso), dove una dipendente dell’Usl 2 ha accumulato un anno e mezzo di ferie per seguire il percorso terapeutico del figlioletto malato. Lei ne aveva chiesti soltanto 30, ma ben 215 colleghi si sono mobilitati per regalargliene molti di più, rinunciando ai propri e consentendole di arrivare a quota 470.
Non si tratta di una novità assoluta per il Veneto: già in altre occasioni la malattia di un parente o un lutto famigliare avevano dato il via ad autentiche gare di solidarietà tra colleghi. È la prima volta, però, che un fatto simile accade nel settore pubblico. I precedenti, infatti, riguardavano solo aziende private, sebbene le donazioni di ore lavorative siano state introdotte formalmente dal Jobs Act del 2015, su modello della legge francese a tema (Legge Mathys).
La richiesta è arrivata a gennaio sulla scrivania di Filippo Spampinato, responsabile delle risorse umane, che ha quindi attivato il protocollo. Tempo di adesione per cedere le proprie ferie: due settimane, dal 4 al 12 febbraio. E la risposta non si è fatta attendere, come conferma lo stesso Spampinato: “Data l’urgenza i siamo mossi in anticipo sull’accordo sindacale, ma col pieno sostegno delle sigle. L’esito di questa gara di solidarietà è stato sorprendente”.
Redazione Nurse Times
Fonte: www.ilmessaggero.it
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