Si concretizza il “primo contratto collettivo e attuativo” dell’intesa sottoscritta ad agosto con la società cubana Csmc Sa. Le spese di alloggio, viaggio e tutti gli altri rimborsi saranno a carico della Regione.
Compenso pari a 34,50 euro all’ora, al lordo delle ritenute erariali, e la Regione anticiperà le spese di alloggio, viaggio e tutti gli altri rimborsi. Si concretizza l’accordo tra la Regione Calabria e la società cubana Csmc Sa (Comercializadora de Servizios Mèdicos Cubano) per l’invio di medici caraibici in Calabria al fine di sopperire alle gravi carenze di organico negli ospedali. E si concretizza nello schema del “primo contratto collettivo e attuativo” dell’intesa sottoscritta ad agosto, approvato con Dca 146 del 31 ottobre scorso dalla struttura commissariale della sanità calabrese, guidata dal governatore Roberto Occhiuto.
CIl procedimento ha già compiuto alcuni step: la Csmc ha aperto a Roma una sede di rappresentanza con unità locale a Catanzaro, Reggio Calabria, Crotone, Cosenza e Vibo Valentia; ha “provveduto – si legge nel Dca – a effettuare un’accurata selezione di proprio personale medico specialistico, secondo le esigenze della Regione”, la quale a sua volta ha nominato una commissione di valutazione dei curricula dei professionisti cubani forniti dalla società caraibica, la quale ha già valutato “positivamente” i curricula di un primo gruppo di 41 medici.
“È in corso – spiega poi il Dca – tra la Regione Calabria, l’Università della Calabria e l’Università di Tor Vergata, quale ente terzo extra-regionale, ciascuna per le proprie competenze istituzionali, un’intesa di collaborazione nei processi di integrazione dei professionisti esteri in questione, anche in vista della misurazione degli effetti della presente iniziativa, sia in termini di efficientamento dei servizi sanitari regionali che di capacità di inclusione socio-professionale dei cittadini extra Ue. Non si esclude la possibilità di eventuali altre forme di collaborazione con altri enti e/o università nazionali”.
Nel dettaglio, lo schema di contratto collettivo e attuativo dell’accordo di agosto, è finalizzato alla “contrattualizzazione di un primo gruppo di 41 medici professionisti cubani appartenenti al Servizio sanitario nazionale cubano”. E stabilisce una serie di regole, anche stringenti. Anzitutto si dispone che “al fine di garantire la libera volontà di partecipazione al programma di cooperazione sanitaria dei medici oggetto dell’accordo internazionale, Csmc Sa dovrà fornire copia della dichiarazione individuale di disponibilità di accettazione dell’incarico professionale, accettazione che dovrà essere personalmente reiterata dai medici cubani alla firma del contratto individuale con le Aziende del Servizio sanitario regionale”.
Sempre secondo lo schema, i medici “saranno contrattualizzati dalle Aziende del Servizio sanitario regionale nella forma del contratto libero-professionale, secondo le procedure previste dalla normativa vigente”. La durata dei contratti con i singoli professionisti “è a tempo determinato e non potrà superare i limiti temporali previsti dalla normativa italiana in materia”. E ancora: “Il compenso da corrispondere a e per ogni singolo professionista contrattualizzato, sulla base delle tariffe medio-professionali e sulla base del calcolo dell’attuale regime impositivo e del calcolo effettuato per costi assicurativi e oneri connessi, secondo le normative e i prezzi correnti in Italia è pari a euro 34,50/ora. Tale compenso è al lordo di ritenute erariali ed è in esenzione Iva ex art, 10 Dpr 633/72”. La tariffa oraria sopra descritta “rappresenta la trasposizione economica, tenuto conto della modalità professionale individuata, di quanto previsto dall’accordo quadro che individua in euro 4.700,00 l’importo della retribuzione mensile per ciascun medico”.
Infine si dispone che “le spese per ogni singolo medico di alloggio, viaggio e tutti gli altri rimborsi previsti dall’accordo quadro saranno anticipate dalla Regione Calabria, secondo i regolamenti tariffari della Regione Calabria e quanto specificato nell’accordo quadro”, e che “la copertura assicurativa per responsabilità civile sarà garantita dalle aziende del Servizio sanitario della Regione Calabria, a eccezione dell’assicurazione per colpa grave, che rimane a carico del professionista”.
Redazione Nurse Times
Fonte: Corriere della Calabria
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