Nella legge di Bilancio 2024, uno dei punti di discussione più caldi riguarda la possibilità di introdurre un bonus mensile di 100 euro per medici e infermieri, oltre ad aumentare gli straordinari nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Queste misure sono state proposte con l’obiettivo di rendere la professione medica e infermieristica più attrattive e di compensare il personale per gli anni di sforzi straordinari durante l’emergenza sanitaria.

La richiesta di risorse

A fine luglio del 2023, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha avanzato la richiesta di stanziare 4 miliardi di euro per la Sanità nella legge di Bilancio 2024. Tuttavia, il governo, alle prese con la ricerca di circa 30 miliardi di euro per l’intera Manovra autunnale, sembra non essere in grado di allocare tutte le risorse richieste dal comparto della Pubblica Amministrazione. La possibilità di coprire solo la metà dei fondi richiesti è al centro delle preoccupazioni.

I cambiamenti attuati

Nonostante le sfide finanziarie, il governo sta cercando di rispondere alle esigenze di aumento degli stipendi del personale di ospedali e case di cura. Uno dei punti chiave è l’implementazione di sistemi di premialità che garantirebbero un incremento delle retribuzioni per tutti gli operatori sanitari, indipendentemente dal fatto che lavorino direttamente nei pronto soccorso. Tuttavia, l’estensione del bonus di 100 euro mensili richiede un impegno finanziario significativo, con la necessità di trovare un miliardo di euro solo per questa misura.

Lavoro straordinario e trattative contrattuali

Un’altra possibile novità riguarda il lavoro straordinario. Medici e infermieri potrebbero essere incentivati a impegnarsi maggiormente, sia per affrontare le emergenze in corso che per ridurre le lunghe liste di attesa, attraverso compensi straordinari più elevati.

Il rinnovo del contratto del Servizio Sanitario Nazionale è stato un tema centrale nelle trattative. Le ore di straordinario di medici e infermieri sono state al centro delle discussioni, dato che la firma finale del contratto al Ministero della Pubblica Amministrazione, conosciuto come Aran, è ancora in sospeso. Sindacati e rappresentanti del governo si sono incontrati il 5 settembre 2023 con l’obiettivo di giungere a una firma definitiva entro la fine di settembre.

Indennità di specificità per gli infermieri

Tra le misure in discussione, c’è anche l’idea di aumentare l’indennità di specificità per gli infermieri. Attualmente, questa indennità ammonta a 70 euro al mese ed è stata introdotta come parte del contratto del 2019-2021. Una parte delle risorse per questa indennità deriva dal bonus promesso agli infermieri per il loro impegno durante la pandemia. Tuttavia, l’importo mensile dell’indennità è sostanzialmente inferiore a quanto previsto per i medici nella stessa categoria.

Mentre la discussione sulla legge di Bilancio 2024 continua, c’è una crescente preoccupazione riguardo alla possibilità che non tutte le richieste del personale sanitario possano essere soddisfatte a causa delle limitate risorse finanziarie disponibili. Il governo è chiamato a bilanciare le esigenze del settore sanitario con altre priorità, mantenendo allo stesso tempo l’attrattiva delle professioni mediche e garantendo giusti compensi per il personale che ha lavorato instancabilmente durante l’emergenza sanitaria.

Le prossime settimane saranno cruciali per vedere come si evolveranno queste misure e come verranno affrontate le sfide finanziarie alla luce delle aspettative del personale sanitario e del pubblico in generale.

Redazione NurseTimes

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