Per la Pet mobile si utilizzano professionisti forniti da una coop e pagati 64 euro l’ora. Eppure esistono le graduatorie…
Due specialisti in medicina nucleare e un fisico medico costano al Policlinico di Bari 380mila euro l’anno, praticamente il doppio rispetto allo stipendio tabellare che sarebbe spettato a professionisti dipendenti. Una situazione motivata da “emergenze temporanee”, ma che va avanti da anni. Da quando, cioè, il reparto attinge medici attraverso una cooperativa privata, lamentando di avere poco personale.
Un vero e proprio spreco di denaro (se tutti gli ospedali facessero così…), a fronte del quale il commissario straordinario del Policlinico, Giancarlo Ruscitti, ha già inviato una segnalazione al rettore dell’Università in relazione alla gestione del reparto. Con l’obiettivo di non utilizzare più professionisti esterni a 64 euro l’ora. «Ho già bandito il concorso per i due medici – spiega Ruscitti –, mentre per i tecnici utilizzeremo la graduatoria della Asl di Bari».
Il 31 maggio, tuttavia, il Policlinico ha prorogato per altri tre mesi l’affidamento del “servizio di assistenza medica per le attività di reparto in medicina nucleare” alla coop Gss di Andria, che già forniva i medici e il fisico da marzo 2017 (a colpi di proroghe). «Ho dovuto prorogare questo contratto già esistente per evitare di dover chiudere il reparto – afferma Ruscitti –, chiarendo che il personale di cui parliamo non è e non sarà stabilizzabile in alcun modo».
Nel 2015 – va ricordato – il Policlinico aggiudicò a una ditta di Parma la fornitura di una Pet mobile (alloggiata in un container) e chiese alla ditta di fornire anche un medico attraverso l’estensione del contratto con il cosiddetto “quinto d’obbligo”. A febbraio 2017 la Pet mobile è stata smontata, il reparto di Medicina nucleare è stato trasferito nel nuovo Asclepios II, ma si è continuato a chiamare due medici e un fisico da una cooperativa esterna.
Eppure esistono graduatorie vigenti di altri concorsi per la medicina nucleare (Asl Bari e Asl Taranto) che potevano essere utilizzate da tempo. Passare dalla cooperativa è un modo per eludere il concorso pubblico quando ha esiti non controllabili.
Fonte: www.lagazzettadelmezzogiorno.it
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