SANTA MARIA CAPUA VETERE – Avrebbero attestato la falsa origine di presunte lesioni riportate da alcuni agenti del carcere di Santa Maria Capua Vetere dopo la rivolta dell’aprile del 2020.
Per questo motivo sono indagati a piede libero due medici dell’Asl Caserta, nell’ambito dell’indagine sulle presunte violenze ai danni di detenuti.
Contestata, come emerso dalla conferenza stampa tenuta dal procuratore della Repubblica presso il tribunale di S.M. Maria Capua Vetere, Maria Antonietta Troncone, e dal procuratore aggiunto Alessandro Milita, anche la sommaria verifica dell’eventuale contagio da Covid in alcuni prigionieri.
Dalla ricostruzione degli inquirenti, circa 13 agenti avrebbero falsificato referti per dimostrare di essere stati picchiati dai detenuti (fatti per i quali non ne rispondono i due medici dell’Asl).
Fonte: CasertaCE
Ultimi articoli pubblicati
- La dott.ssa Ferraro presenta la tesi sull’educazione terapeutica ed assistenza infermieristica al paziente portatore di enterostomia
- Next 2.0 “La telemedicina nell’assistenza al paziente con SLA: il ruolo dell’infermiere di famiglia nella presa in carico multidisciplinare”
- La dott.ssa Mummolo presenta la tesi “Tra etica e realtà: il moral distress come ferita nascosta dell’assistenza studio monocentrico”
- San Raffaele, notte di ordinaria follia: così l’Italia scopre che risparmiare sugli infermieri costa molto più del loro stipendio
- Cittadinanzattiva Lazio si costituirà parte civile in relazione allo scandalo emerso in questi giorni sulle persone dializzate
Lascia un commento