Si indaga sulla morte per Covid di un paziente che avrebbe seguito i suoi consigli. La solidarietà dei no Green Pass torinesi e la condanna dell’Ordine di Macerata.
I carabinieri del Nas di Torino hanno arrestato il medico Giuseppe Delicati per errore determinato dall’altrui inganno e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici. E’ inoltre accusato di omicidio colposo un relazione al decesso per Covid-19 di un torinese sulla settantina, senza nessuna patologia pregressa, avvenuto lo scorso 12 gennaio. La Procura ha disposto l’autopsia per chiarire le cause e il decorso della malattia, giungendo alla conclusione che l’uomo avrebbe seguito i consigli di Delicati su come curarsi. La vicenda è emersa nel corso delle indagini e avrebbe trovato conferma in alcune intercettazioni.
Le indagini sul dottore noto per le sue posizioni no vax erano iniziate nel settembre 2021, quando aveva manifestato pubblicamente le sue idee contrarie al vaccino anti-Covid ed era emerso un assembramento anomalo di utenti in coda all’esterno del suo studio di Borgaro Torinese. Delicati, 61 anni, è finito nei guai perché rilasciava certificati medici di esenzione dalla vaccinazione senza essere medico vaccinatore, ma era già finito nell’occhio del ciclone nell’ottobre 2020 per alcune esternazioni sul coronavirus e, soprattutto, sul vaccino antinfluenzale, che a suo parere rafforzava il virus. Frasi negazioniste che aveva affidato a un video circolato su diversi canali social e poi rimosso, che gli era valso una segnalazione all’Ordine dei medici di Macerata, al quale è iscritto sebbene da tempo lavorasse nello studio di Borgaro.
Un anno dopo, Delicati era stato sorpreso dai carabinieri a firmare un gran numero di esenzioni dal vaccino anti-Covid, benché non ne avesse i requisiti, anche a persone che non erano suoi pazienti e, tra questi, a personale sanitario, scolastico o appartenente alle forze dell’ordine, che così tentava di aggirare l’obbligo vaccinale. A gennaio l’Asl Torino 4 gli aveva revocato la convenzione con il Sistema sanitario nazionale, mandandolo in pensione anticipata.
Dopo l’arresto del medico, alcuni attivisti no Green Pass sono scesi in piazza a Torino per protestare. “Arrestare Delicati solo perché fedele al suo giuramento è quanto di più ignobile e infame possa operare un’istituzione – afferma Antonio Borrini, consigliere comunale di Settimo Torinese, da sempre vicino ai no Green Pass –. È evidente che ormai si è valicato il confine che distingue un Paese civile da un Paese dittatoriale”. Dello stesso tenore le dichiarazioni di Gianpiero Alaimo, responsabile del No Paura Day di Torino: “Questo Paese è ormai naufragato in uno dei suoi periodi più oscuri e drammatici dal punto di vista di civiltà e diritti”. Come pure le dichiarazioni di Marco Liccione, leader della Variante Torinese: “Hanno arrestato un medico che da anni faceva il proprio dovere. Quando si vuole e conviene, la giustizia è veloce. Noi daremo a Delicati tutto il sostegno che merita”.
Sulla vicenda è intervenuto anche Romano Mari, presidente dell’Ordine dei medici di Macerata: “Sul piano umano sono dispiaciuto, perché il dottor Delicati non ha ascoltato i consigli dell’Ordine. E’ stato irremovibile sulle sue convinzioni. Nell’aprile 2021 lo avevamo già segnalato alla Procura di Ivrea per procurato allarme in seguito a un video negazionista su YouTube. Il dottor Delicati ha continuato nella sua attività ed è stato deferito per aver rilasciato alcuni certificati senza averne i requisiti e senza possederne la qualifica opportuna. Per tale attività era stato deferito alla commissione disciplinare dell’Ordine, che lo aveva sospeso per sei mesi. Nonostante il provvedimento, l’attività del dottor Delicati è continuata perché ha fatto ricorso in appello. Successivamente l’Ordine, nel dicembre del 2021, lo ha dichiarato inabile totalmente e permanentemente all’esercizio professionale, ponendolo pertanto in quiescenza anticipata. La giustizia deve fare il suo corso, ma ricordo che le regole devono essere rispettate. Ripeto, sul piano umano sono dispiaciuto ma ognuno si assuma le proprie responsabilità”.
Redazione Nurse Times
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