Nel corso del recente Convegno a Pugnochiuso dedicato al futuro dell’Infermieristica italiana, Annalisa Silvestro, responsabile del Coordinamento delle professioni sanitarie della FIALS, ha espresso riflessioni profonde e provocatorie sullo stato attuale della professione infermieristica in Italia.
La sua analisi ha sollevato questioni importanti riguardo alla formazione, alla resistenza al cambiamento e al potere nel sistema sanitario.
Una delle principali preoccupazioni di Silvestro riguarda la difficoltà nel reclutare giovani professionisti nell’ambito dell’infermieristica e nell’indirizzarli verso questa carriera. Nonostante il ruolo fondamentale dimostrato durante la pandemia, sembra che l’interesse nei confronti di questa professione stia diminuendo, forse a causa della crisi sistemica che attanaglia il settore.
Un altro aspetto affrontato da Silvestro è la resistenza al cambiamento all’interno del sistema sanitario. Ha sottolineato come l’idea di liberalizzare la professione infermieristica e superare il vincolo dell’esclusività abbia incontrato una forte opposizione da parte di forze che traggono vantaggio dallo status quo. Queste forze sembrano interessate a mantenere il controllo e a proteggere i loro interessi, ostacolando l’evoluzione della professione.
Annalisa Silvestro ha anche sollevato una questione critica riguardo a una norma che impedisce il libero avanzamento nella carriera infermieristica. Si è chiesta perché questa norma non sia stata modificata nonostante le potenziali opportunità di liberare risorse professionali e promuovere una visione più ampia dei professionisti sanitari.
Le sue parole hanno suscitato un’acclamazione del pubblico presente in aula e sollevato importanti interrogativi sul futuro dell’Infermieristica italiana. La sua analisi mette in evidenza la necessità di affrontare le sfide attuali e di cercare soluzioni innovative per rinvigorire la professione infermieristica e migliorare il sistema sanitario nel suo complesso.
Redazione NurseTimes
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