L’alga tossica è scientificamente nota come Ostreopsis ovata. Non si sa con esattezza come si è introdotta nel Mediterraneo e si suppone si sia sviluppata accidentalmente per mezzo delle acque di zavorra delle navi. Le prime segnalazioni lungo le coste pugliesi risale all’anno 2000/2001.
ARPA Puglia ha attivo il monitoraggio ostreopsis per la stagione estiva, allo scopo di verificare, in alcuni tratti costieri destinati alla balneazione, la presenza quali-quantitativa dell’alga.
Quest’alga tossica è nota per provocare malessere tra i bagnanti. Infatti, nella specie è stata individuata una tossina (Palitossina simile) che provocherebbe casi di riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti e congiuntiviti in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali. Questo soprattutto dopo mareggiate. Infatti proprio le mareggiate favoriscono la formazione di aerosol marino, che può diffondere la tossina nell’aria.
ARPA Puglia ha creato una mappa interattiva in cui sono rappresentate le posizioni dei siti di monitoraggio per tutto il litorale pugliese, indicati con il simbolo della bandierina. La colorazione della bandierina rappresenta la classe di abbondanza di Ostreopsis ovata in colonna d’acqua, ottenuta sulla base degli intervalli di densità definiti dalla tabella sottostante la mappa.
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