Anna Caruso, 64 anni, ha pagato con la vita le sue posizioni negazioniste e il rifiuto di vaccinarsi. Il cordoglio del Nursind.
“Io, questo virus, mi auguro di prenderlo. Meglio morire in piedi che morire strisciando”. Così affermava un mese e mezzo fa, in un video pubblicato su Facebook, Anna Caruso (foto), operatrice socio-sanitaria del reparto di Cardiologia dell’ospedale Santi Antonio e Biagio di Alessandria. Purtroppo il suo “auspicio”, nato probabilmente come una provocazione no vax, si è concretizzato: la donna, 64 anni, che aveva rifiutato il vaccino e per questo era stata sospesa dal lavoro in ottobre, si è ammalata di coronavirus e sabato mattina è morta.
“Questo virus lo voglio prendere – diceva l’oss, sostenitrice di Stefano Puzzer, capopopolo dei no Green Pass triestini, e assidua frequentatrice delle manifestazioni di protesta del sabato pomeriggio nell’Alessandrino –, perché così si potrà dire: ‘Ok, sono negazionista, sono complottista, ma sono passata attraverso tutto quello che c’era da passare. Io vedo gente, ci vediamo, ci baciamo, stiamo insieme e non ci siamo mai presi niente, se non la giusta influenza”.
Sulla sua pagina Facebook c’era un vero e proprio manifesto delle teorie del complotto: E sempre in quel video, pubblicato un mese prima di risultare positiva al Covid, dichiarava: “Chiediamoci perché siamo chiusi in una bolla che solo l’Italia si è ritagliata. Non ne veniamo fuori perché ci sono dei governi venduti. Dell’Italia non è rimasto niente, solo la nostra salute. Mi auguro che questa gente venga decapitata”.
Definiva “finta” la pandemia, ma circa due settimane fa ha contratto il virus nel quale non credeva. Ricoverata nel reparto Malattie infettive dell’ospedale di Alessandria, è stata trasferita prima in Rianimazione e poi all’ospedale di Tortona, ma le sue condizioni sono peggiorate rapidamente, portandola infine al decesso. Il funerale è stato celebrato lunedì ad Acqui Terme, dove risiedeva. I sanitari sospesi dall’Asl di Alessandria perché hanno rifiutato il vaccino sono circa un centinaio, poco più dell’1% di tutto il personale.
A dare la triste notizia della morta di Anna Caruso è stato il sindacato infermieristico Nursind, che ha così commentato in una nota. “Esprimiamo vicinanza ai famigliari della collega oss dell’ospedale di Alessandria per questa tragedia. Rispettiamo le convinzioni di ciascuno, anche se a volte si pagano con la vita, ma siamo rammaricati per il fatto che ancora oggi possano esistere posizioni non scientifiche”.
Redazione Nurse Times
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