A realizzarlo è stata la Uoc di Oftalmologia dell’Ospedale Miulli. Ne ha beneficiato un paziente di 45 anni affetto da cecità corneale.
Per la prima volta in Italia è stato eseguito il primo trapianto di cornea artificiale in una struttura accreditata con il Ssn. A realizzarlo è stata la Uoc di Oftalmologia dell’Ospedale Generale Regionale “Francesco Miulli” di Acquaviva delle Fonti (Bari), diretta dal dottor Tommaso Micelli Ferrari, il quale ha impiantato il dispositivo su un paziente di 45 anni che aveva indicazione all’intervento poiché affetto da cecità corneale per pregressi traumi all’occhio interessato (acuità visiva Snellen, corretta in meglio inferiore a 20/200).
Il paziente era già stato sottoposto in passato a cheratoplastica perforante, apposizione di membrana amniotica ed endocheratoplastica, procedure che hanno avuto come esito uno scompenso del lembo trapiantato. L’intervento, che rappresenta un traguardo storico, è stato portato a termine senza complicanze in meno di un’ora e permetterà al paziente di constatare un immediato e significativo miglioramento visivo.
“Abbiamo raggiungiunto un obiettivo di particolare importanza – afferma Micelli Ferrari –, che dimostra con ancor maggior vigore come le tecniche innovative siano determinanti nella cura delle malattie oculari e di come ci si stia positivamente muovendo verso la retina artificiale e l’occhio bionico. Si tratta dunque di un primo concreto passo verso la possibilità di un completo recupero delle funzioni visive, ottenuto grazie all’appoggio della direzione dell’Ospedale Miulli al fine di garantire un’assistenza sanitaria sempre più adeguata”.
La cornea artificiale conta 7 millimetri di diametro complessivo, con una zona ottica di 4 millimetri, ed è progettata per creare una finestra chiara in una cornea naturale opacizzata. Il dispositivo è composto da un polimero pieghevole biocompatibile contenente un inibitore UV. Il margine esterno presenta 12 fori per permettere la fissazione con sutura sulla cornea del beneficiario e fissazione su tessuto corneale a lungo termine.
Questa procedura pionieristica è stata realizzata grazie al supporto di aziende specializzate nella ricerca e sviluppo di nuovi materiali, e garantisce finalmente una prospettiva ai pazienti affetti da cecità corneale che non possono sottoporsi al trapianto tradizionale. Testimonia ancora una volta l’elevata qualità dell’assistenza offerta dalla Uoc di Oftalmologia dell’Ente ecclesiastico Ospedale Generale Regionale “Francesco Miulli”.
Redazione Nurse Times
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