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A Bari il primo congresso interregionale sull’infermiere di emergenza preospedaliera. Paolo Mariani (Siiet): “Importante occasione di confronto”

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A Bari il primo congresso interregionale sull'infermiere di emergenza preospedaliera. Paolo Mariani (Siiet): "Importante occasione di confronto"
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L’evento è in programma venerdì 11 e sabato 12 novembre. Lo presenta per noi il tesoriere e componente del comitato direttivo nazionale della Società italiana infermieri emergenza territoriale.

Nelle giornate di venerdì 11 e sabato 12 novembre il Centro Congressi Hotel Barion di Bari ospiterà il primo congresso interregionale dal titolo “Infermieri di emergenza preospedaliera – Scenari operativi e prospettive future” (in allegato il depliant con informazioni generali e programma), organizzato dalla Siiet (Società italiana infermieri emergenza territoriale) e comprensivo di eventi accreditati Ecm.

Paolo Mariani

Ne abbiamo parlato con Paolo Mariani, tesoriere e componente del comitato direttivo nazionale Siiet, che illustra così gli obiettivi dell’iniziativa: “L’intento del congresso è quello di mettere a confronto sistemi di emergenza territoriale molto eterogenei, evidenziandone pregi e difetti. A Bari convergeranno infatti le esperienze maturate da cinque diverse realtà regionali (Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Campania e Puglia), che forniranno importanti spunti di riflessione sull’efficientamento dei rispettivi sistemi. Questo confronto sarà seguito da una tavola rotonda a tema, che vedrà la partecipazione di esperti nazionali e politici locali, e da una serie di relazioni tecniche su specifici argomenti. Tengo a precisare che si tratta di un evento dedicato non solo agli infermieri, ma a tutte le figure che operano nel contesto dell’emergenza territoriale”.

A proposito di pregi e difetti dei diversi sistemi, qual è la situazione in Puglia? “La principale criticità – spiega Mariani, che è originario di Milano, ma vive a Ostuni (Brindisi) – consiste nella mancanza di dialogo tra i sistemi provinciali. Un grande pregio è invece quello di avere mezzi di soccorso avanzati. Peccato che non siano utilizzati adeguatamente, perché gli infermieri a bordo non sono autorizzati a eseguire alcune pratiche salvavita, che la legge riconosce loro e per le quali sono ampiamente formati. Un esempio? La somministrazione di adrenalina, che in Puglia richiede la presenza del medico”.

L’ultima domanda sorge allora spontanea: cosa ne pensa Mariani delle frequenti polemiche sollevate da alcune componenti della professione medica sulle presunte “invasioni di campo” a opera degli infermieri? “È uno dei temi di cui parleremo a Bari. Dispiace che alcuni medici – non tutti – fatichino a riconoscere l’autonomia degli infermieri nel campo dell’emergenza preospedaliera. Forse non è ancora chiaro che noi non facciamo diagnosi, ma abbiamo le competenze per eseguire procedure salvavita, anche in assenza del medico. E questo è molto importante, alla luce della carenza di personale medico e in considerazione del fatto che, come rilevato dalla Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, ndr), la presenza del medico è indispensabile solo nel 5% dei casi”.

ALLEGATO: Informazioni generali e programma dell’evento

Redazione Nurse Times

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