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IPASVI ANCONA. Intervista ad Annamaria Frascati candidata nella lista “Insieme per Ricominciare”

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SPECIALE NURSETIMES. Intervista ad Annamaria Frascati candidata nella lista “Insieme per Ricominciare” per l’elezione degli organi direttivi Ipasvi della provincia di Ancona.

1.     Ringraziamo la collega Annamaria per la sua disponibilità nel concederci questa intervista. Puoi presentarti ai Nostri lettori? Chi è Annamaria Frascati?

Premesso che rappresento uno dei 19 candidati appartenente alla lista “Insieme per Ricominciare”, con un unico comun denominatore: la passione per l’infermieristica!

Sono infermiera dal 1996 e seguo con profondo interesse le dinamiche, interviste, articoli sulle testate giornalistiche e social network  riguardanti la nostra Professione e sono ammirevoli i cambiamenti e i passi in avanti che si stanno facendo e si DEVONO continuare a fare. Attualmente ricopro il ruolo di Coordinatrice Infermieristica e  sono iscritta al Corso di Laurea Magistrale.  Nel mio percorso lavorativo ho vissuto sia l’esperienza in ambito ospedaliero, sicuramente ricco di contenuti, lavoro di squadra, tempestività nei soccorsi, che l’esperienza sul territorio. La seconda mi ha appassionato maggiormente e credo rappresenti l’esperienza professionale più stimolante per un infermiere, perchè si è in grado di dare il maggior contributo in risposta alle tante esigenze della popolazione, in risposta all’attuale scenario sanitario (aumento demografico, aumento malattie cronico- degenerative , dimissioni precoci).

Il mio motto è : le cose… SI  DEVONO  VOLER  FARE !

2.     La decisione di candidarti al direttivo Ipasvi della provincia di Ancona quando è maturata e le tue motivazioni?

L’idea della candidatura è maturata da circa un anno e le motivazioni aumentano sempre più, con l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale. Sono convinta che spendersi per la professione significhi anche mettere a disposizione la propria esperienza professionale per la comunità infermieristica anconetana. Mi piacerebbe dare il mio contributo ai più giovani. Ho una forte passione per  la formazione e mi impegnerò nel trasmettere ai colleghi l’importanza dell’aggiornamento professionale, essendo una componente importante che permette di elevare la cultura infermieristica. Sarà un modo per avvicinarli alle attività del Collegio professionale? Noi ci impegneremo affinchè l’Ipasvi rappresenti la casa di tutti gli infermieri. Ho conseguito un’importante esperienza nella mia realtà lavorativa: l’attivazione di un Ambulatorio Infermieristico (tesi Master 2007). Mi piacerebbe poter trasmettere ai colleghi questa  mia determinazione, continuando ad investire nella cultura e nell’aggiornamento.

In queste ultime giornate pre elettorali ci ritroviamo spesso con alcuni colleghi a discutere delle varie problematiche che colpiscono la nostra professione, abbiamo più volte pensato di intraprendere insieme questo percorso e ad oggi sono molto emozionata al pensiero che è ormai imminente l’appuntamento elettorale per il rinnovo delle cariche elettorali del Collegio Ipasvi  e non posso nascondere l’emozione dei preparativi e  l’entusiasmo dei vari componenti del gruppo , nonostante l’insorgenza di alcune difficoltà in itinere. Vorrei ricordare ai colleghi di esprimere il proprio diritto al voto e rendersi protagonisti del proprio futuro favorendo il rinnovamento della rappresentanza professionale. Le date in cui si terranno le elezioni: 16 – 17 – 18 gennaio presso la sede del collegio Ipasvi di Ancona, via Ruggeri n. 3/N

  1. Gli obiettivi del vostro programma

L’obiettivo del nostro programma è quello di tutelare la cittadinanza e la Professione Infermieristica e quindi garantire il rispetto del codice deontologico dell’Infermiere  al fine di contrastare il fenomeno del  demansionamento e dare valore alla Nostra professione.

 Proporremo interventi mirati :

1-     nell’ individuare  le realtà lavorative ove maggiormente persiste una dequalificazione professionale e costruire una rete di collaborazione con gli organi direzionali al fine di una buona collocazione del professionista nel rispetto del proprio ruolo e rispettive attività da svolgere

2-    Confronto sui modelli organizzativi esistenti, con l’esigenza prioritaria di riorganizzazione dei processi assistenziali  finalizzati alla presa in carico del paziente, alla realizzazione di percorsi sanitari appropriati, alla garanzia della continuità delle cure e dello sviluppo dell’accessibilità da parte dei cittadini.

3-    Sensibilizzare la cittadinanza proponendo incontri periodici , magari con tematiche rivolte alla prevenzione,  family learning , e in alcune occasioni (es. 12 maggio) organizzare manifestazioni nelle piazze coinvolgendo il Nostro Collegio, e far sentire la nostra presenza e valorizzare l’importante ruolo sociale rivestito dall’infermiere.

 A tale proposito puntiamo su 4 parole chiave :

  • Unione ( lavorare sull’incontro con le altre professioni, potenziamento della rete, ecc. )
  • Valorizzazione (dare visibilità alla professione, collaborazione con le istituzioni, ecc.)
  • Immagine sociale(incontri con la cittadinanza, educazione sanitaria, attività di prevenzione, ecc. )
  • Innovazione/cambiamento (formazione, ricerca, scambio interculturale, ecc.)

4-    Qual è la reale situazione degli infermieri di Ancona?

I dati reali dicono che sono stati tagliati oltre 1.200 tra Infermieri e Operatori di Supporto , che tradotti in attività lavorativa evidenziano una sicura inadeguatezza delle dotazioni organiche assistenziali, oltre al fatto che sono stati tagliati i servizi alla popolazione. A tal proposito sarebbe auspicabile la costituzione di un gruppo di lavoro per adeguare gli organici assistenziali e garantire la sostituzione per tutte le assenze per gravidanza, per lunga malattia e per benefici di legge (es. l. 104), per l’assicurazione dei servizi e la garanzia della continuità assistenziale.

E sarebbe opportuno che gli Infermieri, al pari di altre rappresentanze professionali, avessero il pieno coinvolgimento nelle attività programmatorie e organizzative della Regione, ad esempio attraverso gli Organismi istituzionali preposti (IPASVI ) , per un confronto propositivo e costruttivo per la tutela del lavoratore e la salute del cittadino.

Una azione progettuale condivisa e una maggiore onestà intellettuale nei confronti degli operatori del Sistema Sanitario, e prima ancora nei confronti dei cittadini, potrebbero essere l’inizio di un nuovo percorso, …. magari appunto con nuovi collaboratori , nuove idee e nuovi progetti.

E’ necessario passare dalla teoria ai fatti, entrare nel cuore dei problemi veri (i bisogni di salute dei cittadini e i principi fissati dall’Art. 32 della Costituzione) e, sulla base delle criticità e delle priorità, auspicare interventi forti e nobili della politica, con la speranza di avere la forza necessaria (la professione) e il giusto ascolto (la politica) …. e la rappresentanza parlamentare infermieristica può essere certamente di grande aiuto!

5-    Si parla di competenze specialistiche per gli infermieri, favorevole o contraria?

Favorevolissima ! L’infermiere di oggi è un professionista laureato, in possesso di Master universitari , corsi di perfezionamento con competenze gestionali, cliniche, educative e tecnico professionali.

Lo scenario sanitario richiede nuovi protocolli assistenziali e modelli organizzativi : il target da noi assistito comprende pazienti ad elevata complessità clinica, pluripatologie, comorbilità, alta prevalenza di pazienti anziani con perdita di autonomia.

La proposta innovativa potrebbe essere realizzata con l’introduzione della figura dell’infermiere di famiglia, che dopo un percorso formativo , sarà in grado di attivare percorsi assistenziali  personalizzati , in collaborazione con le varie figure presenti a livello distrettuale (MMG, ass.sociale,fisiatra,ecc.). e pianificare le attività da svolgere con piani di monitoraggio per la presa in carico dei singoli assistiti .

L’obiettivo di tale programmazione assicura una migliore gestione della persona, allorché sono ben definiti i compiti che ciascun professionista deve svolgere nell’ambito di un percorso  terapeutico-assistenziale condiviso e costruito in modo appropriato per i differenti livelli della malattia e aumentare la soddisfazione dell’utente e l’empowerment della persona e/o del care giver .

Altra iniziativa deve partire dal Collegio Ipasvi per ciò che riguarda la revisione dei programmi Universitari di Infermieristica e l’eventuale costituzione di gruppi di lavoro che insieme alle Università  possano ridefinire i programmi , aggiornandoli ed adattandoli  alle nuove esigenze e nel rispetto della normativa vigente.

Conclusioni

Sottolineiamo che in primis occorre  maggiore presa di responsabilità e autostima: abbiamo conseguito tutti un titolo e siamo sicuramente in grado di spenderlo al meglio facendo fronte alle diverse situazioni con grande impegno. DOBBIAMO essere più coraggiosi , fiduciosi e intraprendenti .

Ciò che ci lega va ben oltre il semplice rapporto personale; alla base della nostra aggregazione vi è un insieme condiviso di valori e di principi…valori e principi che ci fanno guardare alla COLLEGIALITA’ come METODO e al CAMBIAMENTO  come OBIETTIVO.

Lavoreremo INSIEME  affinchè la componente giovanile sia ampia e valorizzata, trovando il giusto mix tra entusiasmo ed esperienza che ci consenta sin da subito di rendere il Collegio un servizio efficiente come la nostra Professione merita, unendo le nostre capacità, le nostre competenze e le nostre conoscenze .

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