Nasce in Svizzera un comitato interpartitico composto di politici di UDC, PLR, PPD, PS e Verdi con l’obiettivo di dare più competenze e autonomia agli infermieri.
Si è costituito oggi 22 maggio il comitato che avrà il compito di sostenere una modifica della Legge sull’assicurazione malattia (LAMal) volta appunto a rivalutare il ruolo degli infermieri.
L’adeguamento legislativo nasce da un’iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Rudolf Joder (UDC/BE) e mira a permettere ai professionisti del settore di prendersi cura dei pazienti senza che sia sempre necessaria una prescrizione medica. L’obiettivo è anche di rivalutare lo status professionale degli infermieri e di accrescere l’attrattiva delle professioni sanitarie.
L’iniziativa parlamentare chiede che le prestazioni di cura siano suddivise nella LAMal in due diversi settori: uno di responsabilità propria e uno di corresponsabilità. In tal modo in futuro non sarebbe più necessario un mandato medico perché le casse malattia si facciano carico di prestazioni specificatamente infermieristiche, si legge un un comunicato odierno del comitato denominato “Gli infermieri non sono ausiliari”.
La commissione della sicurezza sociale della Camera del popolo ha espresso in aprile parere favorevole e ha inviato la proposta in procedura di consultazione fino al 14 agosto. Nelle intenzioni della commissione sarà il Consiglio federale a definire a livello di ordinanza quali prestazioni infermieristiche saranno esentate dalla prescrizione medica.
Del comitato interpartitico fanno parte, oltre a Joder, la consigliera nazionale Marina Carobbio (PS/TI) e i suoi colleghi Barbara Schmid-Federer (PPD/ZH), Bruno Pezzatti (PLR/ZH), Yvonne Gilli (Verdi/SG) e Roland Borer (UDC/SO).
Pierre Théraulaz, presidente dell’Associazione svizzera degli infermieri, in un comunicato si è detto soddisfatto: la revisione della LAMal incentiverà un numero maggiore di giovani ad abbracciare la professione e svilupperà nuovi modelli di cura.
E mentre in tutta Europa punta all’autonomia e competenze degli infermieri, in Svizzera i politici e la società insieme favoriscono le condizioni per favorire l’acquisizione di maggiori competenze e autonomia per gli infermieri, in Italia si cerca di ostacolarle.
La sentenza del Tar della regione Lazio sulla dirigenza infermieristica che ha dato ragione al ricorso di alcuni sindacati medici delineano perfettamente questa strategia. Infatti i sindacati medici e la rappresentanza medica presente in gran numero nei palazzi della politica, in una sorta di alleanza strategica, cercano con i loro potenti mezzi (consulenti, avvocati, ecc.) di fermare un processo evolutivo che vede l’infermiere sempre più protagonista di una sanità più efficiente e più vicina ai bisogni del cittadino. Secondo i giudici romani del Tar “….l’organizzazione del personale infermieristico affidata alla relativa autonoma dirigenza verrebbe a generare una confusione di ruolo e di responsabilità che andrà a discapito del malato, atteso che il paziente, infatti, pure essendo sotto la responsabilità del medico dell’Uo di appartenenza potrebbe non ricevere disposizioni da quest’ultimo ma dal dirigente delle professioni sanitarie a prescindere dal medico che lo ha in cura e di cui è responsabile”
In Svizzera ci sono arrivati senza nessuna resistenza…in Italia quanto tempo passerà prima di accelerare verso una riorganizzazione del sistema sanitario?
Esaminiamo brevemente come funziona il sistema sanitario in Svizzera.
Va subito detto che Il sistema sanitario svizzero è tra i migliori al mondo, ma anche tra i più onerosi. Il paese investe l’11,4% del suo PIL in spesa sanitaria (61 miliardi di franchi in tutto). La metà di tale importo (30 miliardi) è coperto dall’assicurazione malattia
Il paziente paga mensilmente ed ha una franchigia ed una partecipazione alle spese del 10%. Nessuno resta fuori, perché una società di “compensazione sociale” provvede a coprire le spese di chi non può sostenerle. Se vai in palestra o in piscina o in sauna ti diminuisce il premio poiché le ritiene attività preventive e quindi rischi di frequentarle a vita gratuitamente per risparmiare sui costi assicurativi.
Assicurazione malattia obbligatoria
Tutte le persone residenti in Svizzera devono essere assicurate. L’assicurazione malattia, detta obbligatoria, è gestita dalla Legge sull’assicurazione malattie (LAMal) del 1996.
La sanità in Svizzera ha un altro passo. Intanto gli ambulatori del medico di famiglia, sono forniti di tutto, l’attrezzatura per un pronto soccorso, nonché l’immancabile angolo gioco per bambini. La prescrizione degli antibiotici è fatta con molta parsimonia dai medici di famiglia. Nella patria delle multinazionali farmaceutiche non trovi un medico che anche per sbaglio ti prescriva un antibiotico!
Per approfondire il sistema sanitario in Svizzera vi consiglio di consultare il sito www.groupemutuel.ch
Giuseppe Papagni
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