In serata di ieri è stata scarcerata Fausta Bonino, l’infermiera accusata di aver ucciso 13 pazienti ricoverati nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Piombino nel quale prestava servizio. Il tribunale del riesame di Firenze, secondo quanto si apprende, avrebbe annullato l’ordinanza d’arresto
La donna era detenuta dal 31 marzo presso il carcere Don Bosco di Pisa. La conferma è arrivata dall’avvocato della donna, la quale ha precisato di non sapere se Bonino sia a piede libero o ai domiciliari, ma che “l’importante è che l’abbiamo tirata fuori dal carcere. Sono soddisfatta soprattutto perché in questo modo sarà più facile per lei affrontare tutto ciò che abbiamo davanti”, ha detto la Barghini.
La donna è uscita dal carcere insieme al figlio senza rilasciare alcuna dichiarazioni ai giornalisti che l’attendevano fuori. Il figlio aspettava davanti al carcere a bordo di una Fiat Panda blu e ha chiesto di non essere né inquadrato dalle telecamere né intervistato.
Le prove che, inizialmente parevano essere schiaccianti, ora iniziano ad essere messe in dubbio così come pare esserci stato un errore di interpretazione delle intercettazioni ambientali.
Non tutte le morti sembrano essere state causate dal farmaco incriminato, ovvero l’eparina.
Il tribunale del riesame ha giudicato l’imputata non pericolosa per la propria famiglia disponendone pertanto la scarcerazione.
Simone Gussoni
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