Continua il dibattito nella comunità professionale sulle valutazioni del tavolo tecnico scientifico ministeriale sulle competenze infermieristiche. Anche il presidente del collegio Ipasvi di Firenze, dott. Danilo Massai, prende posizione sui rappresentanti del tavolo tecnico ministeriale sulle competenze infermieristiche ed in un comunicato chiede chiarimenti alla presidente della FNC Ipasvi Dott.ssa Barbara Mangiacavalli.
Il comunicato di Massai segue alle richieste di altri due collegi quello di Pisa (VEDI) e della Bat (Barletta – Andria – Trani).
Nel dettaglio il dott. Massai parlando del tavolo tecnico si chiede “Il tavolo attuale doveva esplorare i punti del documento del Viceministro invece abbiamo riniziato daccapo: demografia, bisogni sociosanitari, esperienze…dovevano arrivare linea guida applicative dei diversi punti posti ad attenzione pubblica mentre siamo sempre allo stesso. E soprattutto soliti meccanismi di intolleranza fra persone, senza parlare dei contenuti politici posti in un possibile documento Guida Del comitato centrale e del consiglio nazionale”. E ancora “il 18 giugno u.s., siamo si stati informati circa i rappresentanti al tavolo tecnico: A. Silvestro, P. Pateri, M. Schirru, ma se la mente non mi tradisce non ho preso atto del documento politico guida e personalmente ho pensato: ci staranno lavorando; mi scuso di non essere stato acuto nel comprendere che non ci sarebbe stato un documento base presentato dalla federazione intorno al quale gli altri soggetti del tavolo tecnico avrebbero discusso e trattato (ministero, regioni, sindacati)”.
Sulle richieste di chiarimenti giunte dai collegi ipasvi di Pisa e Bat (sui nomi dei 6 componenti nominati dal Comitato Centrale) “il collegio di Pisa lo crediamo legittimo nel chiedere al Comitato Centrale come sono stati identificati i sei nostri esperti e dato loro mandato a nome di tutta la professione di elaborare un documento che ciascuno di loro fa circolare a vari livelli e non il Comitato Centrale (forse da recuperare un po’ di gestione?). Il 18 giugno non ci sono stati presentati gli “esperti” esterni certo la nomina e della Presidente Nazionale ma in un consiglio nazionale si motivano e si presentano le scelte”.
Continua Massai “…richiamare il presidente di Pisa alle formalità non colma l’assenza del contenuto e il consiglio direttivo di Firenze chiedi trasparenza. Qual è il documento della Federazione discusso nei consigli provinciali e sostenuto dal Comitato Centrale? Non concordiamo il parere espresso dal presidente CID (associazione privata di 150 iscritti) che richiama tutti compresi i presidenti affermando: “lavoriamo tutti amalgamati finite le ferie” (leggibile sul suo profilo Facebook), ma lui quando ha cominciato a lavorare per la federazione? Quindi a quel tavolo non esistono più i mandati di diversi enti ma un gruppo che si è arrogato il diritto di escludere i rappresentanti della politica professionale con abdicazione del ruolo del comitato centrale apro parentesi nemmeno sono presenti alle riunioni, almeno così giungono informazioni)”.
Rivolgendosi alla presidente Mangiacavalli “Gentile Presidente, si metta per un attimo nei panni dei presidenti cui gli scritti chiedono di chiare risposte del ruolo che poniamo quel tavolo. Perché allora aggredire presidente di Pisa? Perché ancora intervento dei presidenti pompieri che usano benzina per sedare incendi?”
Massai le tende la mano “Gentile Presidente, per rinnovare dobbiamo partire dal basso e non commettere più errori della pura rappresentanza di pochi, ciò ha portato a risultati di diversità territoriali abissali e ad un incancrenirsi di sfiducia verso il sistema i passi.
Forse emerge una difficoltà nel comitato centrale? Che si manifesti che la affronteremo in consiglio nazionale usando democrazia, rispetto ma anche fermezza nella responsabilità verso chi ci ha eletto e verso chi mai andrà a votare. Abbiamo una presidente è giovane e preparata, dobbiamo riscrivere il sistema delle relazioni ed un programma politico ridefinito in autunno che orienti tutta la famiglia professionale verso mete da concretizzare”.
Il presidente Massai ribadisce il sostegno al presidente di Pisa “…sosteniamo il collegio di Carbonia nelle sue esigenze, stimiamo il collegio di Bat per la sua giovinezza di espressione, condividiamo il collegio di Bari che pone riflessioni e comprendiamo con difficoltà come fanno oltre 100 collegi a non prendersi le responsabilità del contenuto professionale, della sua sostenibilità, della sua immagine sociale globale che doveva emergere nel documento da sostenere. Molta passività riluttanza al dibattito, alle proposte, alla partecipazione attiva e ciò non aiuta a diffondere limiti da perseguire a livello nazionale”.
Giuseppe Papagni
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