Anche al Policlinico Vittorio Emanuele di Catania sbocciano le competenze avanzate per gli infermieri
La Direzione Sanitaria del nosocomio, nonostante la titubanza del personale, riconosceva nell’infermiere, la figura professionale preposta al conteggio delle stoviglie in terracotta utilizzate per distribuire il vitto ai pazienti.
Prima e dopo i pasti gli infermieri di turno hanno l’onere di verificare che nessun parente o paziente tenti di appropriarsi dei preziosi cocci lavabili forniti dalla ditta che ha ottenuto l’appalto per la fornitura dei pasti dei malati.
Tutto ebbe inizio oltre un anno fa quando l’amministrazione, dando in appalto il servizio di ristorazione ai pazienti a una ditta esterna, decide coraggiosamente di ricorrere ad un elegante servizio di stoviglie in ceramica riutilizzabili anziché utilizzare i freddi piatti di plastica monouso.
I pregiati cocci della ditta appaltatrice però iniziano a sparire nel nulla. Settimana dopo settimana gli ammanchi aumentano a dismisura, tanto da costringere il fornitore degli stessi a manifestare apertamente il proprio disappunto con l’azienda ospedaliera.
Non è sicuramente giustificabile il comportamento criminale di alcuni soggetti non definiti che approfittando del buon cuore di una ditta si approprino indebitamente delle preziose stoviglie.
L’azienda ospedaliera interviene tempestivamente per arrestare la razzia dei piatti in ceramica adottando un provvedimento tanto saggio quanto risolutore finalizzato a disincentivare questa riprovevole usanza.
Qualcuno dovrà contare i cocci prima e dopo la distribuzione del vitto accertandosi che nessuno di essi venga a mancare.
La figura preposta a questa attività è stata prontamente individuata. L’unico professionista sempre presente in reparto nell’arco delle 24 ore, periodi dei pasti inclusi appare essere l’infermiere.
Diventa pertanto competenza “avanzata” infermieristica il conteggio delle stoviglie pre e post-prandiale
Il sindacato Nursind attraverso il segretario aziendale Marco Di Bartolo ha subito contestato la stravagante disposizione richiedendo un incontro con la direzione sanitaria.
“Riteniamo doveroso – ha dichiarato Di Bartolo – registrare una cortese disponibilità da parte del Direttore Sanitario che, comprendendo le nostre ragioni, assicura l’emanazione di una nuova disposizione”;
Entro pochi giorni è stata emanata una nuova circolare che ha previsto l’esonero degli infermieri da questa incombenza che di certo non rientra nelle competenze infermieristiche.
Pertanto pare che questa grottesca vicenda abbia avuto un lieto fine.
Le aziende ospedaliere spesso approfittano dell’estrema versatilità dimostrata da molti infermieri che, per il bene del paziente accettano di svolgere mansioni inferiori con il sorriso.
Sarebbe meglio smettere di essere factotum di reparto ed iniziare ad essere veramente infermieri.
Simone Gussoni
Fonti: Nursind Catania
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