Un’infermiera, Carissa Gascon, si è resa protagonista di un incredibile gesto. Trovandosi a bordo di un aereo di linea è riuscita a salvare la vita di un ragazzino di 12 anni
Carissa, nata in una numerosa famiglia nella provincia filippina di Luzon, nonostante fosse molto povera, ha sempre dedicato la propria vita ad aiutare il prossimo, prendendosi cura dei senzatetto e delle famiglie più bisognose.
È diventata infermiera nel 1997 presso l’Università di Pangasinan trasferendosi successivamente in California.
Lo spirito caritatevole e l’amore per una professione di aiuto sono risultati fondamentali quando, a bordo di un volo di linea per Londra, un ragazzino di 12 anni si è accasciato a terra privo di sensi.
Un passeggero si è alzato immediatamente urlando: “Qualcuno mi aiuti! Mio figlio sta morendo!”
Carissa è accorsa prontamente in direzione del corpo di Macky Banker, l’adolescente in arresto cardiaco, stendendolo lungo il corridoio della Business Class mentre l’aereo sfrecciava per i cieli a quasi 1000 chilometri orari.
Carissa ha preso subito in mano la situazione osservando che il giovane fosse in arresto cardiaco. Ha disteso l’infortunato in posizione supina iniziando la procedura di rianimazione cardio-polmonare effettuando diversi cicli di compressioni toraciche.
Nonostante Carissa conoscesse alla perfezione la procedura ha comunque affermato di aver più volte pensato al peggio: “Dio, aiutami a fare la cosa giusta, fa che questo ragazzino sopravviva!”
Dopo otto cicli di compressioni toraciche il cuore del piccolo riprese a battere mentre gli altri passeggeri presenti tentavano di calmare il padre di Macky ed il fratellino più piccolo.
Carissa si è raccomandata immediatamente di effettuare una deviazione sulla rotta aerea per raggiungere l’aeroporto più vicino e permettere il ricovero del ragazzino. L’infermiera ha accudito il ragazzino fino al momento dell’atterraggio a Philadelphia, dove una squadra di paramedici era già in attesa di poter soccorrere il paziente.
Macky è sopravvissuto grazie alla prontezza di riflessi, alle capacità professionali ed alla competenza di un infermiera che, casualmente si trovava sullo stesso volo aereo.
Carissa prosegue la descrizione di questa avventura che, fortunatamente si è conclusa nel migliore dei modi ricordando le parole del padre della vittima che, nei momenti più critici urlò una frase che difficilmente potrà essere scordata per il resto della vita:
“Faccia qualsiasi cosa per riportare in vita il mio bambino.”
Si tratta senza dubbio di un’esperienza che nessuno dei presenti potrà mai rimuovere dalla memoria e che, grazie ad un infermiera, si è conclusa nel migliore dei modi.
Simone Gussoni
Fonti: United States of America – Department of Veterains Affairs
Lascia un commento