L’ex Presidente della FNC Collegi, oggi Senatrice della Repubblica e componente del Comitato Centrale dell’Ipasvi, abdica alla sua pretesa di indipendenza e si consegna alla disciplina di partito, mettendosi al servizio della campagna referendaria di Renzi
Chi sosteneva che la Senatrice Silvestro Annalisa non si sarebbe mai assoggettata alla disciplina di partito nelle situazioni politiche che in qualche misura confliggono con il suo ruolo di componente del Comitato Centrale della Federazione Nazionale Collegi IPASVI ed ex Presidente deve ricredersi.
Infatti, la Senatrice, non perde l’occasione di una passerella mediatica nel web, per assumere il ruolo di stampella al referendum incerottato di “Renzi”.
Tanto accade il giorno dopo la presentazione del nuovo codice deontologico degli infermieri, illustrato ai presidenti dei Collegi provinciali convenuti a Roma per prendere parte ai lavori del “Consiglio Nazionale” convocato per l’occasione e la cui bozza è stata coordinata dalla stessa Senatrice.
Il posizionamento politico a favore e sostegno del SI al prossimo Referendum nazionale del 4 dicembre posto in essere dalla Senatrice, legittimo se rivolto a tutti gli italiani, da esponente politica…crea invece imbarazzo (e tanto!!) tra la classe infermieristica poiché Ella spiega che “… omissis…credo che gli italiani abbiano la responsabilità di cambiare questo paese e gli INFERMIERI abbiano la responsabilità di cambiare il sistema sanitario nazionale”
Da quale pulpito proviene la predica per il forte significato che assume la dichiarazione che rende e che riversa sugli infermieri?
Vuole forse dire che se non vince il si al referendum confermativo delle modifiche costituzionali, gli Infermieri Italiani devono ritenersi responsabili morali nella eventualità che il risultato atteso risulterà diverso da quello che Ella auspica?
Richiamare gli Infermieri ad una responsabilità, cosa poco corretta, anzi imbarazzante direi, considerando l’evidente conflitto d’interesse che determina, in antitesi, tra l’altro con l’art. 34 del nuovo codice deontologico che ha contribuito ad elaborare essendo Ella stessa coordinatrice del gruppo di lavoro della Federazione sulla stesura del nuovo codice.
L’art. 34 cita testualmente:
“L’infermiere e il Collegio professionale si impegnano affinché l’agire del professionista sia libero da condizionamenti, interessi, pressioni di assistiti, familiari, altri operatori, imprese, associazioni, organismi”.
Andando sul sito istituzionale della Federazione leggiamo nella parte dedicata alla Deontologia:
“Per ogni infermiere è importante non perdere mai di vista il proprio mandato professionale: ed è questo lo scopo di uno spazio dedicato alla Deontologia”.
Forse il Codice non è uno strumento valido per tutti gli infermieri?
Visti alcuni precedenti la risposta è scontata.
La senatrice Silvestro non è nuova a simili comportamenti censurabili sul piano deontologico.
Le riprese video sorprendono la Silvestro nel ruolo di senatrice infermiera in competenze avanzate di pianista, come denunciano diversi senatori del M5S, inducono i professionisti Infermieri Italiani a reazioni imbarazzanti non solo per il gesto ma soprattutto per l’assordante silenzio del Comitato Centrale della Federazione Nazionale che mai, (ovviamente) ha ritenuto di rivolgere alla senatrice invito a maggiore rigore comportamentale atteso il ruolo di componente.
Vi è più che il CC ha deliberato il conferimento alla senatrice infermiera del coordinamento dei lavori di approntamento del codice deontologico.
La senatrice Silvestro ripresa mentre al Senato vota per il senatore Sposetti, con video che la inchiodano, un gesto che non è mai stato sanzionato!
Come denuncia il senatore Girotto del M5S “il senatore Lello Ciampolillo oramai è diventato specializzato nel riprendere decine di questi episodi. Anche con questa legislatura, nonostante il fatto che noi ci siamo alzati decine e decine di volte denunciando in tempo reale l’accaduto ed avendo pubblicato decine e decine di video come quello della senatrice Silvestro, non c’è mai stata una sanzione”.
Gli Infermieri mentre si godono il filmato con la Silvestro protagonista le ricordano anche l’art. 44 del vigente codice deontologico:
“L’infermiere tutela il decoro personale ed il proprio nome. Salvaguarda il prestigio della professione ed esercita con onestà l’attività professionale”
Chi avrebbe dovuto sanzionare la presidente della Federazione Nazionale dei collegi Ipasvi?
Che valore riveste un Codice Deontologico se la stessa coordinatrice del gruppo di lavoro che lo ha partorito, è la prima a trasgredirlo?
Restiamo basiti da tanta arroganza a cui bisogna dire Basta.
Gli infermieri italiani cara Silvestro non sono il tuo BANCOMAT.
Randolfi Massimo
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