Anche se la maggior parte dei tirocini clinici ai quali vengono sottoposti gli studenti di infermieristica italiani sembrano essere dei veri e propri corsi di sopravvivenza occorre precisare che esiste una normativa in merito.
L’Infermiere Tutor ha la responsabilità di tutte le attività compiute dallo studente durante il periodo di tirocinio. Ha infatti obblighi precisi nei confronti dei pazienti e rispetto alla formazione dello studente infermiere che deve essere attentamente seguito e non mandato allo sbaraglio o peggior cosa affiancato agli Oss.
Secondo il Codice Civile, la responsabilità civile derivante dagli errori dello studente ricade sull’Infermiere Tutor. Egli infatti ha l’obbligo di sorvegliare costantemente l’operato del tirocinante evitando i rischi. Per questo motivo non può assentarsi o affidargli compiti differenti rispetto agli obiettivi di tirocinio.
La Corte di Cassazione ha altresì stabilito che lo studente di infermieristica abbia l’obbligo di rifiutarsi categoricamente di compiere attività che risultino estranee al percorso di studi, poiché in caso di errore, la colpa risulterà esclusivamente sua e su di lui ricadrà la responsabilità civile dell’eventuale danno arrecato al paziente.
Ma quali sono i limiti della responsabilità tra tutor e studenti infermieri?
L’infermiere tutor si assume la responsabilità civile dello studente in tirocinio. Ha l’obbligo di presenza e vigilanza delle attività formative. Anche il coordinatore e il dirigente infermieristico rispondono allo stesso modo delle sue attività.
Quindi la responsabilità civile degli errori commessi in tirocinio ricade principalmente sul tutor, in quanto garante della corretta attività dello studente infermiere, come stabilito dal DM 739/1994, nonché dal Codice Civile (Art. 2048).
La mancata vigilanza equivale alla mancata partecipazione alle attività assegnate e fa ricadere la responsabilità civile o penale direttamente sul tutor. Un fatto inevitabile rappresenta ovviamente un’eccezione.
La presenza e la vigilanza dell’infermiere non è quindi discutibile, tuttavia anche gli studenti in tirocinio hanno degli obblighi da seguire.
Il tutor non può imporre attività non curricolari.
Le responsabilità dell’infermiere tutor terminano laddove lo studente compia un’attività non curricolare o altre azioni fuori dal proprio percorso formativo, che causino un danno ai pazienti o alla struttura sanitaria che lo ospita.
Così come tra gli obblighi dell’Infermiere vi siano vigilanza e assistenza, tra gli obblighi dello studente vi sono aderenza agli interventi di competenza e alle mansioni preposte, poiché la prassi non può essere scavalcata neanche per buona volontà di apprendere.
Qualora vengano commessi errori nell’ambito di attività non assegnate dal Tutor, la colpa ricadrebbe solo sul Tirocinante Infermiere, come precisato dalla Corte di Cassazione, parlando di colpa per assunzione.
Questo comporta anche che gli studenti di infermieristica si rifiutino di svolgere attività fuori programma, anche se assegnate dai propri Tutor Clinici.
Oltre che essere inutilmente sfruttato come manodopera, lo studente corre il rischio di essere inopportunamente esposto ad un pericolo che, in corso di formazione, quasi sicuramente determinerebbe l’interruzione definitiva del percorso universitario.
Denunciate all’università e qualora quest’ultima sia complice del sistema, denunciate i vostri stessi insegnanti e le relative aziende ospedaliere. Denunciate i Tutor che decidano di affiancarvi per l’intero periodo di tirocinio alle figure di supporto.
Solo in questo modo potremmo sperare di poter risollevare la catastrofica situazione nella quale è sprofondata una professione intellettuale rimasta tale solo sulla carta.
Simone Gussoni
Fonti: Forexinfo.it
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